Il tecnico dei Nerazzurri si trova con le spalle al muro e adesso la speranza dei tifosi è che possa uscirne indenne e più forte di prima.
La stagione è appena iniziata, ma l’Inter sempre aver iniziato nel modo giusto. La Beneamata ha sorpreso tutti e con un percorso netto ha portato a casa tre vittorie su tre, non subendo nessuna rete e convincendo con prestazioni ai limiti della perfezione che hanno lasciato entusiasti i tifosi.
Il mercato dei Nerazzurri ha sicuramente portato a Milano giocatori del livello di Benjamin Pavard e Davide Frattesi, ma al tempo stesso le perdite in attacco di Edin Dzeko e Romelu Lukaku non possono essere sottovalutate. Al momento Marotta ed Ausilio sembrano aver trovato dei degni sostituti con Marcus Thuram in grande spolvero.
I tifosi interisti si chiedono se questo stravolgimento (per alcuni negativo) possa portare i propri frutti o se con il passare dei mesi questi troppi cambi possano risultare deleteri. Senza dubbio l’imminente derby con il Milan può essere un grande banco di prova e tutti sono curiosi di capire come si comporteranno i ragazzi di Inzaghi al primo vero big match stagionale, che arriverà qualche giorno prima della sfida in Champions League con la Real Sociedad.
A fine giugno i piani erano sicuramente altri. L’obiettivo primario della dirigenza era quello di riscattare il centravanti belga dal Chelsea per ricomporre in maniera definitiva la LuLa. Il dietro fronte del poi nuovo giocatore della Roma ha però cambiato le carte in tavola e dopo una lunga selezione si è deciso di affondare il colpo per Marko Arnautovic, preferendo spendere cifre alte per la difesa.
Almeno sulla carte questo è un grosso passo indietro, ma per il momento l’austriaco sembra essersi integrato fin da subito e al debutto con il Monza, entrando dalla panchina, ha fornito un assist a Lautaro Martinez per il definitivo 2-0. Come detto la stagione è appena iniziata ed è quindi complicato capire se questi cambi saranno positivi, ma Simone Inzaghi è senza dubbio chiamato a tirare fuori il meglio dai suoi nuovi attaccanti.
Al ritorno dalla sosta bisognerà riaccendere i motori per continuare l’ottimo lavoro iniziato e tanto passerà dal nuovo attacco, dove però non va dimenticato il Toro argentino. La fascia da capitano gli ha dato ulteriori responsabilità, ma anche più consapevolezze e i cinque gol nelle prime tre ne sono la piena conferma.