L’ex giocatore dell’Inter ha parlato alla Gazzetta dello Sport dell’inizio di stagione dei nerazzurri e della Champions League
L’Inter di questa stagione parla francese: pensiamo a Marcus Thuram, già entrato nel cuore dei tifosi per il gol magnifico messo a segno nel derby contro il Milan, e Benjamin Pavard, che sui social professa già grande amore per la squadra allenata da Simone Inzaghi e che potrebbe esordire stasera in Champions.
Sull’inizio veloce dei nerazzurri si è espresso alla Gazzetta dello Sport Djorkaeff, giocatore francese protagonista nella stagione 96/97 e attualmente braccio destro di Gianni Infantino. Tra i temi trattati anche la Champions League:
La Champions è talmente lunga, imprevedibile, basata su dettagli
e sul momento di forma in un determinato momento. Certo, quali siano le big europee lo sappiamo tutti e per storia e qualità l’Inter è una di queste
Per Djorkaeff: “Pavard è una benedizione”
Nell’intervista si è parlato della finale di Istanbul del 10 giugno:
La sconfitta in Champions è stata un peccato perché l’Inter ha avuto delle enormi occasioni: bastava così poco…Il City era per tutti la grande favorita in quella finale, ma la gara ha avuto uno sviluppo completamente diverso
da quello che ci si aspettava. Purtroppo, non capita tutti i giorni di giocare la finale di Champions ma per giocare come nella passata edizione sarà importante ritrovare la stessa fiducia mostrata a tutto il mondo in Turchia. Ma l’Inter può affrontare alla pari tutti, questo è ormai chiaro
Djorkaeff si è sbilanciato molto su Thuram:
Parlo spesso con Lilian, anche della carriera di Marcus. In quella posizione Dzeko ha fatto due ottime stagioni e Lukaku ha avuto molti alti e bassi, ma lui
porta aria nuova. Quando ha firmato per l’Inter sono stato davvero felice: gli ho mandato immediatamente un messaggio e da quel momento lo seguo passo passo. Lo conosco bene fin da bambino, l’ho visto crescere. Gli voglio bene, ma in generale mi piace il suo gioco: è un attaccante modernissimo che può fare tutto. Penso che andare all’Inter sia stata un’ottima scelta: è andato in una squadra particolare, unica, ma credo che se imparerà ad adattarsi fino in fondo, e non ho dubbi che ci riesca, sarà tra i migliori giocatori del campionato italiano e potrà crescere anche nel suo status europeo
Infine, c’è stato spazio per un altro connazionale come Benjamin Pavard:
Benji è una benedizione per ogni allenatore, può occupare diverse zone del campo, fare il centrale e il laterale con la stessa naturalezza. È in grado sia di portare palla sia di affondare che di gestire il gioco. Più completo di
così…