Le conseguenze del dato confermato ieri sera preoccupano parecchio l’Inter, soprattutto in ottica Champions League.
Il turno infrasettimanale di campionato ha segnato la prima sconfitta stagionale dell’Inter, arrivata dopo cinque giornate di sole vittorie. Al netto degli errori commessi ieri sera, i nerazzurri rimangono comunque la squadra da battere in questa stagione, oltre che saldi al primo posto, seppur raggiunti a livello di punteggio dal Milan.
Più che la singola prova, opaca di per sé, ciò che preoccupa maggiormente l’ambiente è la condizione atletica dei giocatori, apparsi eccessivamente scarichi rispetto al Sassuolo, decisamente più sul pezzo. Gli uomini di Alessio Dionisi sono stati dunque abili nello sfruttare questo esatto fattore, dapprima per rimontare quelli di Simone Inzaghi e, in seguito, per mantenere il vantaggio a loro discapito nei restanti trenta minuti del secondo tempo successivi alla rete di Berardi.
Prima la Real Sociedad, ora il Sassuolo: l’Inter non brilla a metà settimana
Non vi è alcun dubbio sul fatto che la differenza di passo tra le due squadre ieri sera sia dovuta principalmente alle importanti disparità di impegni nel calendario, certamente più fitto lato Inter a causa degli impegni in Champions League. A prescindere da ciò, il fatto che le uniche due partite non vinte finora dai nerazzurri in questo avvio di stagione (contro Real Sociedad e Sassuolo) siano arrivate a metà settimana dà spazio ad alcune riflessioni.
In primis, sull’atteggiamento nei confronti dell’impegno infrasettimanale: se nel caso della sfida agli spagnoli si può appurare come la gara si sia messa subito in salita, con la rete dei padroni di casa nei primi minuti di gioco, lo stesso non si può dire rispetto a quanto avvenuto ieri sera. I nerazzurri sono stati rimontati da una situazione di iniziale vantaggio, il quale andava gestito decisamente meglio. Ha avuto un peso non irrilevante l’errore di Sommer sul primo gol di Bajrami, ma il portiere non è assolutamente l’unico colpevole della mancata vittoria.
Vi sono dubbi anche sull’effettiva ampiezza della rosa dato che l’ingresso delle seconde linee al posto dei titolari non ha dato gli effetti sperati dal tecnico Simone Inzaghi: da parte sua occorrerà più accortezza nella gestione delle armi a sua disposizione. Può consolare, in tale ottica, il fatto che si sia trattato dell’unico turno infrasettimanale della Serie A 2023-24 e che, pertanto, da ora in poi questi riguarderanno esclusivamente la coppa dalle grandi orecchie.
In ogni caso, il calendario non può e non deve essere un’alibi: la stagione è ancora lunga e i nerazzurri non possono permettersi di proseguire su questa tendenza negativa se intendono quantomeno avvicinarsi a replicare il glorioso percorso in Champions League della passata stagione anche nell’attuale.