Ranocchia, che stilettata: “Da interista, sono deluso”

L’ex difensore nerazzurro è tornato a parlare dell’Inter, squadra in cui ha militato per circa 10 anni. 

Andrea Ranocchia, ex difensore nerazzurro, è arrivato all’Inter nel gennaio del 2011 e ci è rimasto, tranne per un anno in prestito, fino a fine 2022, quando non gli fu rinnovato il contratto e passò a parametro zero al Monza. Con la squadra di Galliani, neo promossa in Serie A, disputa solamente due partite e poi annuncia il ritiro dal calcio giocato, complice l’infortunio che lo avrebbe tenuto lontano dal campo per un lungo periodo.

Con la maglia nerazzurra, Ranocchia ha avuto il privilegio di indossare la fascia da capitano, prima che questa fu affidata a Mauro Icardi. Mai una parola fuori posto, uomo silenzioso in campo e leader nello spogliatoio, anche nell’anno dello Scudetto.

Ranocchia punzecchia Lukaku, poi il paragone tra Inzaghi e Conte

L’ex difensore nerazzurro ha parlato ai microfoni della trasmissione Cose di Calcio, programma in prima serata su Cusano Italia Tv. Ranocchia ha parlato soprattutto della vicenda Lukaku, lanciando una sentenza ben chiara:

Non so proprio cosa sia successo, gli volevano tutti bene, conosceva l’ambiente. Io non me lo aspettavo. Sono molto deluso da interista, perché gli volevano bene, ma ormai il calcio è così, non ci sono più le bandiere e contano molte altre cose oltre l’affetto sportivo.

Ho giocato con la Lu-La e i due erano davvero affiatati in campo. Anche Thuram però è un ottimo giocatore, si è ambientato bene. Rispetto allo scorso anno si sono rinforzati molto, hanno quasi due squadre.

Delusione Ranocchia: l'ha detto su Lukaku
Ranocchia ex Inter LaPresse spaziointer.it

Oltre a elogiare la squadra, che secondo Ranocchia si è rinforzata rispetto l’anno precedente, ha paragonato Conte e Inzaghi, allenatori con cui lui stesso ha avuto a che fare:

Conte è un tecnico che ti costruisce una squadra vincente partendo da zero e ti alza il livello. Inzaghi è preparato ma non costruisce, gestisce i talenti e lo spogliatoio. Inzaghi capisce di più il giocatore dal punto di vista psicologico. Conte è quello che mi ha dato di più, già dai tempi di Bari.

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