Nella lunga intervista rilasciata a Sky Sport, Jose Mourinho è tornato a parlare del suo addio all’Inter, raccontando anche un retroscena interessante.
L’affetto che Josè Mourinho prova per i colori nerazzurri è qualcosa che nessuno potrà mai cancellare, troppi i ricordi legati all’Inter e soprattutto tanti i trofei e le vittorie collezionate durante la sua panchina. Sicuramente il ricordo più grande è legato alla vittoria della Champions League nel 2010 che permise al club di vincere il primo triplete, cosa che nessun’altra italiana fino a quel momento era riuscita a fare.
Mourinho ha rilasciato una lunga intervista per Sky Sport, ed è stato intervistato da Federico Buffa e Federico Ferri, dov’è ritornato a parlare proprio di quegli anni d’oro trascorsi a Milano e ha svelato anche un retroscena interessante che riguarda la sua decisione di essere rimasto all’Inter:
“Io sono sempre molto onesto con me stesso e con gli altri: potevo andare al Real Madrid già dopo il mio primo anno all’Inter. Però avevo firmato un contratto per restare più di un anno, avevo un rapporto incredibile non solo col presidente ma con tutta la sua famiglia. Andai a casa sua a fine stagione e arrivammo alla conclusione che sarei dovuto restare un altro anno”.
Mourinho: il retroscena sul suo addio all’Inter
Insomma la voglia di Mou di andare al Real era tantissima ma il rispetto che l’allenatore portoghese ha sempre provato per il club nerazzurro era superiore, poi però dopo la vittoria della Champions arrivò nuovamente la proposta da parte del club spagnolo.
“Dopo la finale io sapevo di voler andare: non era la sconfitta o la vittoria, lo avevo deciso prima. Io volevo andare al Real, punto: l’opportunità arrivò anche la seconda volta, in quel momento io vivevo con il senso di dover fare certe cose per forza. Avevo in testa il Real Madrid, è il club più grande al mondo: avevo deciso, al di là di vincere o meno la Champions”.
Per Mourinho era chiaro il fatto che restare all’Inter fosse la scelta più facile da prendere, ma al tecnico le sfide sono sempre piaciute e il Real era il suo può grande sogno:
“Sarebbe stato più comodo rimanere invece che andare, vincere un terzo scudetto facile, saremmo rimasti competitivi per vincere un’altra Champions”.