Inter-Lukaku, il vero motivo del mancato ritorno: la verità proprio in queste ore

Tutta la vicenda legata all’attaccante belga è stata riportata da La Gazzetta dello Sport, inclusi alcuni retroscena

La storia tra Lukaku e l’Inter sembrava dovesse essere una di quelle che si definiscono con le parole “per sempre“, dopo che il giocatore era stato già perdonato una volta dal mondo nerazzurro e dai suoi tifosi per essere andato al Chelsea subito dopo lo scudetto vinto.

Invece l’ex numero 90 non ha più indossato la maglia dell’Inter dopo la fine del prestito della scorsa stagione, ma era in procinto di indossarne addirittura una bianconera o rossonera. Questo è ciò che dichiara la Gazzetta dello Sport, che ha fatto la cronistoria dell’estate movimentata di Lukaku prima di andare alla Roma di Mourinho.

Inzaghi alla base dei dissapori tra Inter e Lukaku

Per il quotidiano sportivo rosa, il tecnico nerazzurro avrebbe scatenato la furia dell’attaccante belga a inizio 2023, il quale l’ha accusato di non farlo giocare e di non farlo entrare in forma.

Inter, i retroscena del caso Lukaku: la vicenda
Inter, Inzaghi alla base dell’addio con Lukaku: la storia (ANSA)- spaziointer.it

Avere un partner d’attacco ingombrante come Dzeko non deve aver favorito la situazione, dal momento che Lukaku voleva avere il ruolo principale in attacco, specialmente in Champions League.

I colloqui tra Simone Inzaghi e il giocatore devono aver portato a un esito non positivo per l’ex numero 90 dell’Inter, e per questo motivo Lukaku è sembrato svogliato negli allenamenti della settimana che hanno portato alla finale di Champions del 10 giugno contro il Manchester City di Guardiola.

L’attaccante belga sperava che la società esonerasse Inzaghi subito dopo il match o che si esponesse subito su chi sarebbe rimasto in rosa tra lui e Dzeko. Resta il fatto che 3 giorni dopo la finale, Lukaku pubblica un post sul suo Instagram in cui dichiarava: “È una sensazione di merda per tutti noi che amiamo questo club… Ma l’Inter ha ancora fame e torneremo a combattere con la speranza di raggiungere un giorno quel momento in cui si scrive la storia”.

Parole che fanno pensare a una permanenza e che si sono rivelate una copertura che hanno permesso al giocatore di trattare con Milan e Juve, oltre che avere atteggiamenti strani con quelli che erano ancora i suoi compagni: il 24 giugno il gruppo si compatta per il matrimonio di Dimarco, evento a cui era stato invitato, ma il giocatore non si è presentato. Un segnale di rottura che doveva essere percepito per tempo, e che ha visto proprio nello spogliatoio nerazzurro – scrive ancora la rosea – uno dei punti centrali del mancato ritorno di Lukaku a Milano.

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