La stagione di Lautaro Martinez sin qui è stata incredibile, con statistiche quasi uniche nei top campionati calcistici europei.
Lautaro Martinez, nuovo capitano dell’Inter di questa stagione, ha iniziato alla grande. L’argentino campione del Mondo ha già messo a segno 11 reti e ha servito 2 assist in 9 partite. Mauro Icardi, Romeu Lukaku, Edin Dzeko, di nuovo Romelu Lukaku e poi Marcus Thuram. Il numero 10 nerazzurro ha cambiato molti compagni di reparto, ma con il passare delle stagioni è divenuto chiaro che la vera stella della squadra è lui.
Ma Lautaro non vuole certo fermarsi. L’argentino è attualmente nono nella speciale top10 dei migliori marcatori nella storia dell’Inter, esattamente 113 da quando è arrivato nel 2018 in nerazzurro. Questa stagione l’assalto parte verso il settimo e l’ottavo posto, occupati da Bobo Vieri e Mauro Icardi, rispettivamente fermi a 123 e 124 gol segnati con l’Inter. Il Toro sta scrivendo pagine fondamentali dell’Inter attuale, rendendosi sempre più protagonista dell’Inter di Inzaghi. Dopo la sosta Nazionali testa al Torino, match in cui sicuramente Lautaro tenterà di segnare il dodicesimo gol stagionale.
“Tra i primi 3 al mondo”: elogio incredibile
A presentare la sfida che attende l’Inter contro il Torino ci ha pensato Giacomo Ferri, ex difensore granata e fratello dell’attuale team manager nerazzurro Riccardo. L’ex calciatore ha per prima cosa ricordato le sfide del passato contro l’Inter: “Le ricordo tutte, soprattutto quelle in cui io e mio fratello Riccardo abbiamo giocato uno contro l’altro. Quando ci affrontavamo era un’emozione particolare, difficile da spiegare. Ma c’è una partita che mi è rimasta nel cuore: l’1-1 del 1987, quando per il Toro segnai io. Poi i nerazzurri acciuffarono il pari con Matteoli. Ma per me fare gol era un evento raro”.
Ferri ha poi proseguito con la sua intervista, rilasciata ai microfoni di TuttoSport, concentrandosi sui singoli dell’Inter, in particolare su Lautaro Martinez: “Stanno lavorando per costruire un’annata di vertice, anche loro hanno bisogno di lavorare, esattamente come il Toro. E poi hanno un giocatore come Lautaro che è formidabile, uno dei primi 3/4 al mondo nel suo ruolo. Ha raggiunto una dimensione stellare, il Toro dovrà stare veramente attento”.
Il Toro dovrà stare attento quindi al Toro Lautaro, che ha iniziato nel modo migliore la sua stagione con la fascia da capitano dell’Inter al braccio e una consapevolezza diversa. Una consapevolezza probabilmente frutto anche del mondiale vinto in Qatar lo scorso anno e della finale di Champions League raggiunta dagli uomini di Inzaghi.