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Inter, ora scatta l’allarme: è successo ancora una volta

Nella festa dell’Inter, vittoriosa a Salisburgo e matematicamente agli ottavi, c’è un neo che non lascia indifferente Inzaghi e che potrebbe risultare penalizzante a lungo termine

Solo belle notizie per l’Inter, o forse no. La notte di Salisburgo è l’ulteriore conferma di come l’Europa sia ormai habitat naturale dei nerazzurri, come celebrato anche dai canali social del club con un post che esalta la squadra di Inzaghi con la seguente affermazione: “Europe is our habitat”. Sotto la gestione del tecnico piacentino il Biscione non ha mai fallito un obiettivo che nelle guide precedenti appariva come un’utopia. Negli anni passati l’Inter è tornata bella nel palcoscenico internazionale. La vittoria di “Anfield” è stato solo l’inizio di un percorso che ha avuto come picco più alto il raggiungimento della finale di Istanbul, ma il sentiero è ancora tracciato e Lautaro e compagni vogliono proseguirlo.

Il successo in Austria non solo garantisce il passaggio gli ottavi, ma anche la qualificazione alla nuova formula del Mondiale per Club che andrà in scena tra giugno e luglio 2025. La speranza del club interista è affrontarlo con Inzaghi ancora al timone e con il proprio leader e capitano Lautaro Martinez, che anche ieri sera è stato determinante ai fini del risultato.

Inter, Lautaro ancora impattante: entra e segna, l’argentino trascina i nerazzurri

Non c’è Inter senza Toro. Tutto l’ambiente nerazzurro si gode l’argentino, calciatore più presente in questa stagione assieme a Sommer. Il numero 10 ha inciso pesantemente nella gara nonostante i soli 29 minuti disputati. La traversa colpita dopo la deviazione di Schlager  è stato solo il preludio al rigore siglato dal capitano nerazzurro, che come a Salerno ha salvato i suoi da una situazione ancora in bilico.

Inzaghi si gode Lautaro Martinez – ANSA – spaziointer.it

In entrambe le circostanze Lautaro ha stappato il match, portandolo sui binari nerazzurri. Non è, tuttavia,  tutto oro ciò che luccica. Ciò che importa è che il Biscione abbia portato a casa i tre punti, ça va sans dire, ma il rischio è che la formazione “inzaghiana” diventi eccessivamente Lautaro-dipendente.

È anche vero che al momento sollevare questo problema sarebbe come fare polemica sul nulla , ma a lungo termine, specialmente pensando ai numerosi impegni tra club e Nazionale (specialmente pensando ad un calciatore sudamericano) potrebbe suonare come un campanello d’allarme. Tuttavia, nella vittoria di ieri paga anche la scelta conservativa di Inzaghi, che ieri ha fatto rifiatare non soltanto l’ex Racing, ma anche altri titolari come Barella, De Vrij, Dumfries Dimarco, subentrati nel secondo tempo.

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redazione