Marcus Thuram, attaccante dell’Inter, ha raccontato il suo passato ad Inter Tv, tra aneddoti ed idoli calcistici.
L’Inter sta vivendo la sua stagione al massimo: primato in Serie A e passaggio agli ottavi di Champions League raggiunto con due turni d’anticipo. Tanto del merito va a Marotta ed Ausilio, capaci di creare una rosa di spessore che Inzaghi sta utilizzando al meglio. Non è un caso che Marcus Thuram sia stato uno dei migliori in questa prima parte di stagione nerazzurra.
Inter, Thuram si racconta
In particolare l’attaccante dell’Inter si è raccontato a Dazn, durante il format New Brothers. Thuram ha ricalcato i passi della sua carriera fino all’approdo a Milano, toccando diversi temi interessanti.
Thuram ha iniziato con il rapporto infantile che ha avuto con il calcio. Rapporto segnato da papà Lilian, grande ex di Juventus e Parma. L’attaccante ha detto:
“Nella prima squadra sono entrato a nove anni, ma giocavo già. Prima facevo nuoto sulla spinta di mio padre. Il cognome che porto non i pesa, è una cosa normale”.
Dopodiché Thuram ha parlato del proprio idolo, Ronaldo:
“L’ho incontrato tante volte, a cena con mio padre o ad eventi Nike. Quando ero piccolo mi portavo una copertina dappertutto. Poi mia madre l’ha data a Ronaldo per evitare che la portassi anche a scuola”.
L’attaccante nerazzurro si è poi spostato sul momento più complicato della sua carriera, raccontando un aneddoto importante:
“Nel 2021 mi sono infortunato e dovevo venire all’Inter. Fu difficile, ma la mia famiglia mi è stata vicino”.
Nel finale Thuram ha spiegato la sua esultanza ed il rapporto con il fratello Khephren:
“Quella che faccio più di frequente è per mio fratello. Da piccolo diceva di essere più forte di me fisicamente e mentalmente. Lo adoro, è tutta la mia vita. Sono il suo più grande fan”.
Questo il racconto di Marcus Thuram, tra bei momenti e difficoltà del passato.