I giorni antecedenti a Juventus-Inter sono costellati da pronostici su ciò che proporrà la sfida di domenica. Per un addetto ai lavori non c’è nessun dubbio
In linea d’aria Milano e Torino distano circa 125 chilometri. Tuttavia è ben più ampia la separazione tra Juventus e Inter. Il rapporto tra le due formazioni è sempre stato netto, la rivalità ogni giorno più agguerrita da quel 26 aprile 1996, data del famoso contatto tra Ronaldo e Iuliano. Da allora si è creata una crepa ancor più profonda dopo Calciopoli. Insomma, tra bianconeri e nerazzurri c’è sempre stato un distacco incolmabile, due squadre lontane anni luce tra loro. Eppure la classifica di Serie A racconta di una distanza ridotta al minimo. Le due compagini si trovano a sole due lunghezze l’una dall’altra.
La differenza potrebbe cambiare domenica sera, a meno di un pareggio. All’“Allianz Stadium” tornerà un derby d’Italia “vertiginoso”. In 12 giornate Juventus ed Inter sono già volate, lasciando a terra le altre pretendenti allo scudetto. La terza forza del campionato, il Milan, si trova a sei punti dalla Signora e a ben otto dai nerazzurri. Perdere domenica significherebbe far rientrare in gioco le concorrenti.
Quella di Torino sarà una gara combattuta, che vedrà due stili di gioco totalmente opposti, tanto per cambiare. Da una parte il gioco propositivo di Inzaghi, dall’altra l’idea “conservativa” di Allegri, il quale aspetterà gli avversari per poi colpire su situazioni di contropiede o palle inattive. Difficile sbilanciarsi, ma Fabrizio Ponciroli non è dello stesso avviso. Il giornalista ha detto la sua sulla gara a TMW Radio:
“È una partita dove c’è una differenza abissale a livello tecnico e di condizione fisica a favore dell’Inter, la Juve però è una squadra che non molla mai”.
Ponciroli ha poi svelato quale potrebbe essere la chiave per la Vecchia Signora:
“L’unico asso nella manica che ha la Juve è Chiesa, anche se viene da due partite estremamente dispendiose. Sulla carta non ci dovrebbe essere partita, ma il bello del calcio è che i pronostici non servono a nulla. La può perdere però solo l’Inter”.
Nonostante il divario tecnico e la profondità di rosa, l’Inter dovrà affrontare la Juventus con lo stesso piglio del mini-ciclo tra ottobre e novembre. La squadra di Allegri è una mina vagante che va tenuta d’occhio, pronta all’agguato per conquistare il primo posto in solitaria e ad eliminare la distanza, in graduatoria s’intende.