Il derby d’Italia si è concluso con un freddo 1-1, risultato che non ha fatto particolarmente male a nessuna delle due compagini. Juve e Inter, intanto, si dividono un punto, ma il duello a distanza continuerà (e non solo in classifica).
“Non avrei firmato per il pareggio, ma per come è arrivato ce lo teniamo”. Così Simone Inzaghi, nell’immediato post partita del match tra Juve e Inter, ha commentato il Derby d’Italia, che non ha dato la scossa desiderata dai tifosi in classifica. Nel caso in cui i nerazzurri avessero vinto, infatti, il segnale sarebbe stato importante, ma la sensazione è che la squadra ha dato dimostrazione, come in tutta questa prima parte di stagione, di poter essere all’altezza per l’ambizione di portare a casa la seconda stella da poter esibire sul petto (in caso di ventesimo Scudetto, ndr).
La principale indiziata a contendere questa ambizione – al di là di quelle che sono i rimpalli di etichette riguardo la presunta favorita per la vittoria finale del campionato – sembra essere proprio la Juventus. Duello che sembra essere destinato a continuare anche lontano dal campo, così come la stessa storia insegna.
Sartori: “Il valore dell’Inter si sta avvicinando a quello della Juve”
La crescita societaria dell’Inter è sotto gli occhi di tutti: ma a che punto è il dualismo tra i nerazzurri e la Juventus da un punto di vista meramente economico – finanziario?
A fare il punto della situazione è Andrea Sartori, fondatore e CEO di Football Benchmark, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha spiegato:
È molto difficile dire chi sta peggio tra le due. La gestione operativa vede l’Inter davanti, anche perché la partecipazione alla Champions League ha una forte incidenza sui conti, soprattutto per le squadre di Serie A. La Juve è messa meglio sotto il profilo finanziario, considerando pure, in casa nerazzurra, il costo indiretto del debito con il fondo Oaktree, sotto forma di interessi sui finanziamenti soci. Un aspetto, quest’ultimo, che molto difficilmente migliorerà se si andrà al rifinanziamento nelle attuali condizioni di mercato.
In un secondo momento, Sartori è entrato nella fattispecie della differenza tra le due società. Secondo quanto spiegato, la differenza maggiore è rappresentata dallo stadio di proprietà (l’Allianz Stadium, ndr), ma nel post Cristiano Ronaldo, l’Inter si è rafforzata sempre di più, confermando anche i forti investimenti della famiglia Zhang prima della pandemia da COVID-19. Altro punto a favore dei nerazzurri riguarda il valore delle due rose, in questo momento a favore dei nerazzurri.
Football Benchmark stima in 624 milioni con un’età media di 28,9 anni, contro i 478 milioni della Juve con un’età media di 27.