Inter, Carlos Augusto si racconta a 360°: il brasiliano ha svelato anche il suo soprannome.
Carlos Augusto è stato uno degli acquisti arrivati all’Inter durante l’ultima sessione di mercato. L’esterno brasiliano è stato prelevato dal Monza rinunciando a un posto da titolare fisso. Il classe 1999, però, ha conquistato subito Inzaghi e l’intero ambiente nerazzurro.
La sua duttilità gli permette di giocare sia da esterno a tutta fascia sia da braccetto di sinistra della difesa a tre, ruolo in cui ha fatto molto bene nell’ultima uscita contro il Napoli. Quest’oggi l’esterno della Beneamata si è raccontato ai suoi tifosi svelando vari retroscena.
Carlos Augusto è stato protagonista della nuova puntata del programma New Brothers in onda su Inter TV. Qui l’esterno brasiliano si è raccontato ai suoi tifosi, di seguito le sue dichiarazioni.
Nessuno in famiglia giocava a calcio, la passione è solo mia: è vero che non volevo fare il calciatore perché volevo evitare di essere il più scarso della scuola. Non ho mai pensato di arrivare a questo livello, però sono felice di essere qua. Mi sono reso conto di poter diventare professionista quando mi hanno cambiato il ruolo: a 15 anni un allenatore mi ha provato come terzino sinistro. Lì ho capito che potevo fare bene, e infatti è andata così. Io ho giocato in tutte le zone del campo, ma credo che quello di terzino è quello perfetto per me.
Il brasiliano ha poi continuato parlando del suo soprannome e di chi l’abbia ispirato.
L’imperatore, mi piace tanto. Va bene se volete chiamarmi così. Me l’ha dato lo speaker dello stadio, poi tutti i tifosi mi hanno chiamato così. Quando ero nell’Under 15 c’era Neymar che giocava in Brasile, per me lui è straordinario e mi ha ispirato.
La carriera di un calciatore, però, è fatta anche di numerosi bassi e anche l’esterno brasiliano non ne è stato esente.
Ho passato momenti difficili quando sono venuto in Italia. C’è stato il Covid, non sapevo parlare in italiano e non capivo la lingua. Ero da solo, ma in quell’anno sono cresciuto. La mia famiglia non poteva venire qua, ma mi chiamava sempre. Ho preso due volte il Covid, sono cresciuto come persona in quel periodo.
Carlos Augusto ha poi chiosato parlando delle sue caratteristiche e di cosa è importante nello spogliatoio di una squadra.
Non riesco a stare attento per 90′ minuti, proverò a migliorare. Tre caratteristiche per descrivermi? Quella più importante è l’umiltà, l’amore per ciò che faccio e poi mi piace stare in pace con tutti. Sostengo siano importanti sia il talento sia la determinazione, per arrivare a questi livelli è importante anche il lavoro. Spogliatoio? Se la squadra ti aiuta è una cosa top: è importante.
Queste le parole dell’esterno brasiliano.