Al termine del match contro la Lazio, ai microfoni di DAZN è intervenuto Lautaro Martinez.
Lautaro Martinez, con il gol messo a segno contro la Lazio, è diventato il miglior marcatore dell’Inter in un anno solare, scavalcando di fatto Diego Milito, che si è fermato a 28 marcature. Dopo il Mondiale, come ribadito dall’argentino, Lautaro è cresciuto sempre di più, fino a diventare un vero leader della squadra nerazzurra.
Lazio-Inter, le parole di Lautaro a fine partita
Al termine del match contro la Lazio, Lautaro Martinez è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la partita e spiegare la dedica del gol:
Oggi era un giorno speciale: ieri sono andato a letto tardi perché si è saputo che la mia città ha sofferto questo momento difficile, anche la mia famiglia; ero preoccupato, ma l’importante era andare in campo concentrato. Spero si risolva presto il problema, do tutta la mia forza a loro.
Sul feeling con Thuram, la coppia è a quota 22 gol: 15 per l’argentino e 7 per il francese:
Marco dal primo giorno che è arrivato si è messo a disposizione, questo è importante perché da subito abbiamo messo in campo quello che chiede il mister. Con lui parlo molto, è importante parlare e avere un’amicizia anche fuori dal campo, per portare il feeling in campo.
Non parlo solo di lui, ma di tutta la squadra: credo che creare un gruppo e un’amicizia sia importante per raggiungere gli obiettivi che abbiamo. L’Inter è tornata a lottare per cose importanti e dobbiamo continuare per questo.
Obiettivi dell’Inter? Vincere tutto.
Sul Mondiale:
Il mondiale mi ha lasciato qualcosa in testa di importante, anche non positivo: la caviglia non mi ha lasciato fare il mio lavoro, ma non è una scusa. Ogni giorno, dopo il Mondiale, scendevo in campo per lavorare sempre di più.
Sul pareggio della Juve e sui sorteggi di Champions:
Juve-Genoa 1-1? Non ci siamo detti niente, la Juve è un avversario di grande livello, che a volte vince le partite non giocando bene, ma noi siamo consapevoli di noi stessi.
Avversario di Champions? Non preferisco nessuno, dobbiamo vincere contro tutti.