La Supercoppa Italia continua a navigare tra le polemiche. Oltre ai problemi morali, ci sono tanti punti interrogativi di organizzazione
L’Inter sta tentando la fuga in Serie A. Prima vera prova nel tentativo di staccare il gruppone, con Juve e Milan che guardano non da lontanissimo. Infatti la vittoria sulla Lazio all’Olimpico ha permesso ai nerazzurri di allungare sui bianconeri, dopo il pareggio degli stessi contro il Genoa a Marassi. Così la squadra di Inzaghi prova lo scatto invernale, quello che potrebbe darle una mano importante, soprattutto sul lato della sicurezza. In particolare il Biscione sta dimostrando si essere in grado di gestire completamente le partite, anche dopo un primo tempo complicato, in cui l’errore di Marusic ha favorito Lautaro Martinez.
Tuttavia l’occhio di tifosi e addetti ai lavori non è rivolto solamente verso il campionato. Infatti il sorteggio di Champions League ha determinato l’avversaria dei nerazzurri agli ottavi, poi resta il problema della Supercoppa Italiana. Sarebbe meglio dire problemi, considerando come probabilmente non bastino le dita di una mano per finire di elencarli. Tralasciando il discorso morale di giocarla in Arabia Saudita, ci sono però diversi problemi logistici e di show legati all’organizzazione nel paese arabo. Tuttavia il contratto è blindato ed anche un’opposizione da parte del Napoli risulterebbe in un nulla di fatto.
È chiaro che far giocare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita abbia creato non poche lamentele da parte degli appassionati. Però il problema diventa esponenziale quando anche i club sono restii all’idea della competizione strutturata in questa maniera, soprattutto dal punto di vista logistico. Infatti i problemi sono diversi, soprattutto per l’organizzazione. Innanzitutto si parla di stadio: semifinali e finale verranno disputate in un impianto da 16mila posti, che non ha spazio per tutti negli spogliatoi. Poi c’è il lato biglietti, la cui vendita va a rilento, come riportato da La Repubblica.
Infatti il popolo saudita avrebbe gradito una sorta di scontro finale tra le tre strisciate ed una possibile outsider, in questo caso in Napoli. Così la vendita dei biglietti sarebbe andata decisamente meglio, ma il trofeo è la manifestazione delle gerarchie del calcio italiano, non del volere dei petroldollari. Come se non bastasse c’è anche il problema delle strutture di allenamento. Infatti quelle di Riyadh City, Al-Nassr e Al-Shabab hanno diversi problemi di spazio e attrezzature, mentre gli alberghi restano un punto di domanda. Infine, per non farsi mancare nulla, quattro partite della 21esima giornata di Serie A saranno rinviate e recuperate tra febbraio e marzo, coppe permettendo. Tra l’altro una di queste sfide sarà Inter-Atalanta, non una partita delicata.