Marotta risponde alle varie critiche ricevute soprattutto dopo Inter-Verona, di seguito sono riportate le sue parole.
Sabato sei gennaio è andata in scena in casa a San Siro la partita tra l’Inter, prima in classifica, e il Verona. Il match si è concluso con la vittoria dei nerazzurri per 2 a 1 grazie al gol di Davide Frattesi al novantatreesimo minuto e con il rigore sbagliato del giocatore del Verona, Henry, al decimo minuto di recupero.
Una partita che non si è conclusa al fischio finale dell’arbitro Fabbri, ma che è continuata anche dopo, fuori dal campo, per via delle polemiche sul gol convalidato a Frattesi per il fallo di Bastoni.
Le parole di Marotta dopo le critiche
Beppe Marotta, ad dell’Inter, ha parlato ai cronisti presenti presso l’Assemblea di Serie A. Di seguito sono riportate le dichiarazioni prese da TMW.
Marotta ha iniziato il suo intervento affermando che al termine del girone d’andata è fondamentale fare il punto della situazione riconoscendo i meriti dell’Inter. Sottolinea come i nerazzurri siano primi meritatamente grazie a una cultura del lavoro applicata in modo intenso, per un lavoro di società, di giocatori ma anche per merito della tifoseria. Continua sostenendo che le statistiche aiutano a valutare oggettivamente i fatti e che questo basta per poter dire che sono autorevolmente in testa alla classifica del campionato.
Sulle polemiche, o come da lui sottolineate meglio come critiche sul VAR afferma che devono investire il calcio italiano e che di conseguenza bisogna accettarle. Continua dicendo che il VAR è stato evocato da tutti, non è stato preso come uno strumento per debellare gli errori degli arbitri, ma che anzi serve per ridurli. Ogni società deve mettere i pro e i contro a fine stagione, ma afferma che la soggettività esiste e di conseguenza esistono anche gli errori. Chi vincerà il campionato alla fine, per Marotta, sarà la squadra migliore.
“Sono nel calcio da più di 40 anni e ogni anno si parla di favori per questa o quella società. Si fa polemica anche col VAR. Fa parte del gioco. Noi oggi siamo la lepre e la lepre deve essere capace di schivare le fucilate dei cacciatori”.
Conclude il discorso affermando che lui non vuole fare polemiche commentando tutte le dichiarazioni capziose che sono uscite. Sottolinea come sia impossibile che l’Inter sia condizionata da favoritismi e che anzi rispedisce queste dichiarazioni al mittente. Enfatizza ancora una volta come l’Inter sia prima meritatamente grazie al lavoro fatto da una squadra che ha alle spalle una società forte, sono campioni d’inverno ma conterà essere primi a maggio. Infine punge dichiarando che anche ieri ci sono stati altri errori arbitrali per altre squadre.