La nuova riforma dello sport potrebbe portare notevoli cambiamenti nel Campionato di Serie A e quelli cadetti.
L’Inter di Simone Inzaghi si conferma in vetta alla classifica di Serie A grazie alla netta vittoria sul Monza: i nerazzurri escono dallo U-Power Stadium con il bottino pieno, grazie alle doppiette di Hakan Calhanoglu, Lautaro Martinez e il gol di Marcus Thuram. Una prova soddisfacente quella degli uomini di Inzaghi, che hanno risposto sul campo alle critiche degli ultimi giorni: aggressiva fin dall’inizio, la squadra nerazzurra ha trovato il doppio vantaggio nei minuti iniziali del match. Nella seconda frazione, grazie anche alle forze fresche schierate, la formazione di Inzaghi non si è accontentata e ha dilagato nel risultato.
Conferma del primato in classifica, dunque, per Inzaghi e i suoi, in attesa di conoscere il risultato della Juventus, che martedì prossimo affronterà il Sassuolo allo Stadium. Al momento il distacco tra le due è di 5 punti, ma i bianconeri appunto devono ancora giocare la 20° giornata del Campionato. Inter e Juventus, inoltre, si affronteranno domenica 4 febbraio, in una sfida che potrà dare già un significato importante alla classifica e alla rincorsa Scudetto.
Serie A, nuova riforma: la proposta delle big
Mentre il Campionato di Serie A prosegue, così come anche le competizioni europee per alcune squadre italiane, in Italia si sta affrontando una vera e propria rivoluzione del calcio italiano. Come riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, i temi principali oggetto di discussione riguarderanno il format dei campionati, il numero delle squadre professionistiche e le fiscalità.
In particolare, negli ultimi giorni si è posta l’attenzione sulla richiesta di alcune big del Campionato di Serie A di ridurre le squadre nella competizione: Juve, Inter, Milan, Napoli e Roma, infatti, avrebbero chiesto la riduzione da 20 a 18 o addirittura 16 squadre nella Serie A, che di conseguenza porterebbe ad una diminuzione delle partite giocate. Una richiesta a fronte dei numerosi impegni che in questi ultimi anni si stanno disputando, tra competizioni nazionali, europee ed internazionali, come Europei e Mondiali.
Richiesta che attualmente rimane più sogno che realtà, visto che le altre squadre si oppongono totalmente a questo possibile nuovo format, che non vogliono assolutamente rinunciare al loro posto in Serie A e non hanno problemi a pagare i diritti TV.
Una diminuzione del numero di squadre nel Campionato di Serie A andrebbe a scalare automaticamente anche i posti disponibili in Serie B e Serie C, diminuendo di fatto il numero di squadre professionistiche.