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Romelu Lukaku torna a far parlare di sé nel mondo Inter. L’attaccante belga snobba Simone Inzaghi e suscita l’ira dei tifosi
La telenovela di Romelu Lukaku ci ha accompagnato per l’intera estate durante il calciomercato. Un triangolo tra l’attaccante belga, l’Inter e la Juventus, in cui ad aggiudicarsi il centravanti al termine dell’intreccio è stata la Roma di José Mourinho.
Una separazione tutt’altro che rosea quella fra l’Inter ed il classe ’93, che non hanno avuto modo di scrivere il terzo capitolo della loro storia. Dopo la prima separazione, a causa del suo trasferimento al Chelsea, c’era stato un primo ritorno a Milano, che si sarebbe dovuto riconfermare la scorsa estate.
Così non è stato proprio per alcune avances dalla compagine bianconera che ha tentato, e non poco, Big Rom, al punto da sparire dai radar nerazzurri. Comportamento ovviamente non apprezzato dalla società che ha chiuso, definitivamente la porta, all’ex attaccante dei Blues.
Romelu che si è trovato poi senza squadra, dato che anche la Vecchia Signora aveva cambiato i suoi piani, sino alla chiamata del tecnico portoghese che l’ha portato nelle fila giallorosse.
Secondo quanto riportato da Willem Haak, sul suo profilo di X Romelu Lukaku per le votazioni come miglior allenatore del 2023, avrebbe selezionato Guardiola, Xavi e Spalletti.
La votazione è arrivata come capitano del Belgio, ciononostante però salta subito all’occhio l’assenza di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino è stato imprescindibile per la cavalcata verso la finale della Champions League ad Istanbul e i due trofei nazionali conquistati.
Eppure sembrerebbe non esser stato abbastanza sufficiente per l’ex numero novanta nerazzurro. Possibile sia stata una scelta più che altro dettata dal voler dimenticare il suo passato ed ignorare quanto fatto la scorsa stagione.
O semplicemente una scelta di gusto, che fa in ogni caso storcere il naso soprattutto ai tifosi interisti. Ennesima scelta che farà discutere e che peggiorerà i rapporti, già inclinati tra l’Inter e Lukaku, non che ce ne fosse bisogno.
Nulla da togliere verso Guardiola che ha vinto qualunque cosa ci fosse da vincere con la sua corazzata e Luciano Spalletti che ha portato qualcosa di storico con la conquista dello scudetto con il Napoli.
Un po’ più difficoltoso capire il motivo di mettere Xavi nella top tre. Difatti, nonostante la vittoria della Liga, è stato eliminato nel girone di ferro, con Bayern Monaco ed Inter, proprio per mano del tecnico piacentino.