La giornata odierna avrebbe potuto rappresentare la svolta per il futuro della Serie A. Purtroppo però non è stato così, con molti club che si sono schierati contro la rivoluzione voluta da alcuni top club, tra cui l’Inter. Arrivano le parole forti del presidente proprio contro l’Inter.
Alcuni club di Serie A da alcune settimane stanno spingendo per portare un cambiamento all’interno del campionato per il futuro. Purtroppo però questi club sono in netta minoranza, visto che si tratta delle sole Inter, Milan e Juventus.
Nonostante il blasone dei tre club, la loro idea di rivoluzionare la Serie A non è stata vista di buon occhio e prontamente bocciata. Addirittura il presidente di un club di Serie A ha accusato duramente l’Inter.
Sono stati dei giorni piuttosto roventi per il futuro della Serie A. Tutto è iniziato venerdì, quando i vertici di Inter, Milan e Juventus hanno incontrato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. I tre top club italiani avevano avanzato la proposta di ridurre la Serie A dalle attuali 20 squadre a 18, in modo da diminuire gli impegni stagionali e migliorare la qualità dei match. Nella giornata odierna, nell’assemblea della Lega Serie A si è votato per approvare o meno questa rivoluzione.
I tre top club ne sono usciti con le ossa rotte, visti i 16 voti a sfavore contro i 4 a favore della riduzione dei club in Serie A. A rincarare la dose ci ha pensato il presidente del Torino, Urbano Cairo, che ha attaccato duramente Inter, Milan e Juventus: “E’ sembrata una Superleghina quelle che hanno provato a fare. Il clima è stato cordiale, civile, senza toni alti. Si è discusso in maniera positiva”. Si è parlato poi di una possibile spaccatura a causa della tentata rivoluzione da parte dei tre top club: “Non c’è nessuna spaccatura. Diciamo che loro hanno avuto un atteggiamento sbagliato. Essendo in un’associazione è giusto che ci sia un rispetto recirproco che in questo caso è mancato”.
Infine chiosa finale di Cairo sull’esito della votazione e sul futuro della Serie A: “L’Assemblea ha confermato con una maggioranza schiacciante, 16 contro 4, la volontà di mantenere il diritto d’intesa ed il format a 20 squadra. Anche perché se tu guardi i campionati più importanti d’Europa sono a 20 squadre. E’ proprio quello che funziona. Secondo me quell’incontro in FIGC delle tre squadre non è stato benvisto, perché secondo me è giusto che la Lega abbia una compattezza, un’autonomia, un diritto di veto”. Attacco frontale del presidente del Torino ai tre top club, che escono sconfitti duramente da questa votazione della Lega Serie A, con la rivoluzione che dunque non ci sarà.