Roma-Inter nel caos, la Procura Federale apre un’indagine: c’entra Inzaghi
Avviate due inchieste che accendono i riflettori sul rapporto tra tifosi e giocatori e sul ruolo dei tecnici squalificati: i nerazzurri protagonisti di due episodi controversi
Il match all’Olimpico del 10 febbraio 2024, che ha visto il trionfo dei nerazzurri sul campo per 4-2, ha scatenato una serie di eventi che ora stanno catalizzando l’attenzione della Procura Federale.
Come riportato da Repubblica, al centro di tutto, una telefonata che sarebbe stata effettuata dal tecnico Simone Inzaghi durante l’intervallo della partita, il quale stava scontando un turno di squalifica.
L’episodio è stato portato alla luce dalle dichiarazioni del difensore Alessandro Bastoni dopo il fischio finale: il numero 95 ha raccontato che, durante l’intervallo, Inzaghi avesse contattato lo spogliatoio, suggerendo così una possibile violazione delle regole che proibiscono ai membri dello staff squalificati di comunicare con la squadra durante la partita. Ha, inoltre, dichiarato, ai microfoni di Dazn, anche dettagli sulle parole di incoraggiamento rivolte alla rosa dal tecnico piacentino.
Tuttavia, questa versione è stata poi corretta da Massimiliano Farris, vice di Inzaghi, che ha precisato che la chiamata riguardasse solo questioni logistiche e non tattiche.
Le dichiarazioni dei giocatori nerazzurri hanno attirato l’attenzione del procuratore federale, Giuseppe Chinè, che ha deciso di aprire un’indagine approfondita sul caso. La telefonata potrebbe rappresentare una grave violazione delle regole, compromettendo l’equità della competizione e danneggiando l’integrità del gioco.
Il gesto provocatorio di Acerbi
A suscitare scalpore anche il gesto dell’ ex difensore biancoceleste Francesco Acerbi.
Infatti, durante la partita, Acerbi ha mostrato il dito medio alla tribuna Monte Mario dell’Olimpico in risposta agli auguri di morte ricevuti da alcuni tifosi giallorossi: un comportamento che ha destato indignazione e che verrà, anch’esso, esaminato dalla Procura Federale.
Il numero 15 verrà ascoltato per chiarire la sua condotta e le circostanze che hanno portato al gesto provocatorio. Sebbene le tensioni tra giocatori e tifosi siano comuni nel calcio, il gesto di Acerbi ha superato i limiti della sportività e potrebbe comportare sanzioni disciplinari.
In ogni caso, questa vicenda mette in luce una serie di questioni importanti nel mondo del calcio moderno, tra cui l’importanza del rispetto delle regole da parte di giocatori e staff tecnici, il ruolo della tecnologia nel monitorare il comportamento sul campo e l’etica sportiva. La Procura Federale è determinata a fare luce su questo caso ed adottare eventuali misure disciplinari per garantire l’integrità del gioco e la correttezza delle competizioni.
In conclusione, pochi minuti fa è arrivata una multa alla società Inter di 4.000 euro. Come recita il comunicato “alcuni suoi sostenitori, in alcuni momenti della gara, hanno intonato cori insultanti nei confronti di un calciatore della squadra avversaria“.
This post was last modified on 13 Febbraio 2024 - 14:44