Davide Frattesi si è concesso alla Gazzetta dello Sport con un’intervista in cui ha raccontato i suoi primi mesi all’Inter.
Davide Frattesi è uno dei co-protagonisti della grande annata che sta vivendo l’Inter. Probabilmente in estate, quando è arrivato a Milano in prestito con obbligo di riscatto dal Sassuolo, si pensava potesse trovare più spazio rispetto a quanto ne abbia trovato fino ad ora. Fino a qui però non si può dire che Inzaghi stia sbagliando a schierare il centrocampo composto da Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan: i risultati sono chiari. L’azzurro si è aperto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, commentando proprio la gestione Inzaghi e la sua stagione di alti e bassi.
Il 24enne ha ben chiara la strada da intraprendere per poter diventare un perno per questa squadra e ha commentato così l’ingresso nell’andata degli ottavi di Champions: “A San Siro non puoi non entrare col sangue agli occhi“; a testimonianza della cattiveria agonistica che mette in campo ogni volta che gioca. Nonostante veda poco il campo ha numeri da record: 5 gol realizzati in 224 minuti, niente male per un gregario. Il classe 1999 è uno dei famosi punti di forza della rosa che ha a disposizione il tecnico piacentino: un subentrante che non fa rimpiangere i titolari.
Panchina frustrante? Sentite Frattesi
Il centrocampista ex Roma e Sassuolo, pur non trovando tanto spazio, ai microfoni della rosea afferma che non si aspettava che sarebbe partito titolare in nerazzurro in quanto: “Il 100% dei centrocampisti di A qui non giocherebbe mai titolare“; parole che fanno capire il clima che Simone Inzaghi è riuscito a creare ad Appiano Gentile. Proprio sull’allenatore, Frattesi spende parole importanti, sottolineando come il tecnico sia stato bravo a gestire lo spogliatoio facendo sentire ognuno importante in ogni momento della stagione.
L’azzurro ha mostrato grande consapevolezza e attenzione quando ha poi rivelato che aspetto del suo gioco vuole migliorare di più: “Se voglio puntare ad essere titolare in futuro, bisogna migliorare in costruzione“; prendendo come esempio il compagno di reparto Barella, che, per Frattesi, è il modello da seguire. Il giocatore cresciuto nelle giovanili della Roma ha speso parole importanti anche per gli altri titolari inamovibili del centrocampo nerazzurro, affermando che a Calhanoglu prenderebbe il tiro e la tranquillità, mentre a Mkhitaryan le doti tecniche e l’intelligenza tattica. Insomma, parole che tranquillizzano i tifosi e fanno capire la capacità di Inzaghi di gestire il gruppo.