La squadra di Simone Inzaghi continua a stupire e mette la freccia sulle big europee: che traguardo per i nerazzurri.
Sarà una questa stagione da ricordare per i tifosi nerazzurri, dopo la grande cavalcata di Champions dello scorso anno la squadra si è consacrata tra le big del calcio europeo e vuole mantenere lo status acquisito. L’annata incredibile che sta vivendo l’Inter è sotto gli occhi di tutti e i numeri sono la grande conferma del lavoro che Simone Inzaghi ha svolto sul gruppo a livello mentale.
La capolista è la squadra più prolifica tra i top cinque campionati europei con 69 reti in 27 partite nel nostro campionato e, aggiungendo i gol nelle altre competizioni, il risultato è una delle squadre più produttive, in termini di gol, d’Europa. Lo stile di gioco aggressivo e rivoluzionario, con un 3-5-2 moderno in cui non esistono ruoli ben definiti, fa si che i nerazzurri riescano a trovare superiorità numerica nelle zone di campo in cui vengono decise le partite e, neanche a dirlo, avere Thuram e Lautaro davanti aiuta e non poco. Quello che però impressiona di più è il numero di giocatori che sono andati in gol per la squadra di Inzaghi.
Tutti partecipano alla festa
Infatti, grazie alla rete di Asllani i giocatori della rosa ad aver trovato la rete sono 17, come riporta il Corriere dello Sport. Un dato che testimonia non solo il lavoro di tutta la squadra ma anche della dirigenza, che in estate ha saputo costruire una rosa profonda in ogni reparto. Portare tanti uomini diversi in gol è sintomo di un gruppo che lavora per migliorare e in cui ognuno, quando entra in campo, vuole far sentire il proprio impatto sul match.
I nerazzurri volano sulla ali dell’entusiasmo e fanno meglio delle rivali in Europa. Infatti, Manchester City e Real Madrid hanno portato rispettivamente 16 e 15 giocatori diversi al gol in tutte le competizioni, tenendo un ritmo simile a quello dell’Inter. Ad Appiano Gentile possono guardare a questo dato come prova che stiano facendo qualcosa di speciale; tenere il passo delle big europee non è cosa da poco considerando il divario di disponibilità economica che c’è tra il nostro campionato e le altre top leghe del vecchio continente. Fino a qui i tifosi hanno avuto tante gioie ma, chissà, che possano esultare ancora di più nelle notti di Champions in primavera.