Le ultime prestazioni del club nerazzurro hanno evidenziato una piccola lacuna. L’Inter di Inzaghi appare come una macchina quasi perfetta.
Dopo una serie incredibile di vittorie l’Inter di Simone Inzaghi ha vissuto per la prima volta giorni difficili. L’ultima settimana ha evidenziato qualche lacuna, una squadra apparsa a tutti in questi mesi come una macchina perfetta e che invece deve fare i conti con l’amara realtà: un problema che torna di moda dopo le polemiche di inizio stagione.
Il club nerazzurro ha perso diverse pedine nell’ultima estate, basti pensare a calciatori del calibro di Onana, Skriniar, Brozovic, poi soprattutto Dzeko e Lukaku. Inzaghi ha svolto un grande lavoro per colmare le lacune ed i sostituti, vedi ad esempio Marcus Thuram o lo stesso Sommer, hanno subito ripagato le attese. Mancano nove gare al termine della stagione e quest’Inter è apparsa stanchissima, specialmente in un reparto.
Sia nelle fasi finali del match contro l’Atletico Madrid, costato poi l’eliminazione, e sia nel match di campionato contro il Napoli, l’Inter ha visto scarsa lucidità e potremmo dire stanchezza nei suoi principali interpreti offensivi, ovvero Lautaro Martinez e Thuram. I due, contro i Colchoneros, hanno deluso le aspettative, errori gravi del francese davanti alla porta e il Toro dal dischetto, ancora una volta in questa stagione. Oltre loro due il problema riguarda però i rincalzi, calciatori che effettivamente non ci sono.
E’ un problema che più volte è stato sottolineato in questa stagione, le seconde linee dell’Inter, specialmente per l’attacco non convincono. La grande stagione di Lautaro e Thuram ha di fatto nascosto questa situazione, ma era evidente fin dall’inizio. Arnautovic è stato decisivo in negativo a San Siro contro l’Atletico: l’austriaco ha segnato si un gol, ma se ne è divorati diversi, alcuni al limite del clamoroso. Errori che – visto poi i 180 minuti – sono costati l’eliminazione.
Ma non solo perchè Arnautovic è spesso infortunato, l’investimento fatto la scorsa estate non è stato assolutamente ripagato e il giocatore rappresenta forse il principale errore dell’ultima campagna acquisti nerazzurra. 4 gol in 29 presenze, meno di 1000 minuti e una serie di infortuni che ha costretto Inzaghi a utilizzare ‘troppo’ la coppia titolare. Arnautovic non ha convinto e dicasi lo stesso anche per Alexis Sanchez, forse anche peggio.
Il cileno è ormai un lontano parente del campione di una volta, il suo ingresso in campo al posto dei titolari porta un grave calo nel gioco nerazzurro, si è visto sia a Madrid che contro il Napoli e Lautaro non ha un vero sostituto. L’argentino nelle ultime sfide è apparso in calo, ma dopo oltre 2900 minuti a metà Marzo appare una questione anche normale. Lui e Thuram sono stati messi in maniera pesante sotto sforzo, i due sono in netta difficoltà. Lo scudetto sembra messo in cassaforte (mai dire mai comunque) e Inzaghi e Marotta devono pensare già alla prossima stagione.
Per il prossimo anno è stato bloccato Taremi, ma è forse troppo poco in vista di una stagione che vedrà i nerazzurri impegnati nella nuova Champions e, a fine anno, anche nel Mondiale per club. Serve una punta di livello, magari anche giovane. Il sogno è Zirkzee, ma occhio anche ad altre piste come Jonathan David, o alternative low cost come quella interna che porta a Valentin Carboni.
Purtroppo il mercato nerazzurro sarà comunque all’insegna del risparmio, per comprare servono cessioni, ma visto i tanti cambi in difesa e a centrocampo la società potrebbe valutare una cessione importante con l’utilizzo dei ricavi in chiave attacco.
D’altronde Inzaghi è riuscito a plasmare una grande squadra, ma è anche normale che, a questo punto, chieda ulteriori garanzie. L’attacco necessita di rinforzi, Marotta deve risolvere l’unico e il reale grande problema della formazione nerazzurra. L’unico problema per quelli che, a meno di clamorosi cataclismi, saranno i futuri campioni d’Italia.
Di Mario Tramo
This post was last modified on 18 Marzo 2024 - 13:30