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Shock Inter, due responsabili del club interrogati: c’entra la mafia

Ansia in casa Inter: due responsabili della dirigenza nerazzurri sono stati interrogati da una commissione antimafia.

Dopo i due risultati non positivi portati a casa, prima in Champions League, dove l’Inter è stata eliminata agli ottavi di finale e poi in campionato con il pareggio arrivato contro il Napoli, in casa Inter bisogna pensare anche ad alcuni problemi extra campo. Al centro dei problemi ci sarebbero le infiltrazioni mafiose all’interno degli stadi, in questo caso a San Siro e interessano la Curva Nord interista. Stando a quanto emerge sulle colonne dell’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, venerdì, 15 marzo 2024 la Beneamata è stata interrogata dalla Commissione consigliare Antimafia di Milano.

A rispondere alle domande sono stati direttamente il presidente dell’organismo di vigilanza del club nerazzurro, Adriano Raffaelli e senior security manager, Gianluca Camerucci. Tra gli argomenti principali ci sono state anche alcune risposte relative alle morti di Daniele Belardinelli Vittorio Boiocchi, che sono stati uccisi nel 2018 e nel 2022. Agli atti emergono anche delle interazioni che ci sono state tra il capo ultras della Nord, Marco Ferdico Antonio Bellocco, appartenente alla famiglia dei Bellocco di Rosarno e accusato per mafia.

I vertici dell’Inter ascoltati dall’Antimafia: il motivo

Questa è la prima volta che la dirigenza di un club di Serie A è stata interrogata da una commissione antimafia. Questa vicenda risale al 2017 quando Ferdico ha patteggiato una pena a due anni e otto mesi per spaccio. Gli acquirenti, secondo la Narcotici, risultano membri della famiglia Auricchio originaria di Terzigno (Napoli).

L’Antimafia interroga la dirigenza nerazzurra (lapresse) spaziointer.it

Si tratta dunque di droga, ma non solo, anche di violenza. Per il capo della Nord,  l’Anticrimine sta infatti pensando di proporre al Questore l’emissione di un Daspo. Questa decisione nasce dal fatto che l’uomo era presente durante il big match Inter-Juve del 4 febbraio scorso. Al termine della partita sono stati già emessi decine di Daspo e addirittura due fermi.

L’antimafia poi si è posta alcune domande anche sui rapporti tra la stessa curva e la società nerazzurra, ma anche su tutto quello che accade  ogni domenica prima, durante e dopo i match, ovvero: parcheggipaninari e una onlus. Sono sorti anche dubbi su Mi-Stadio, società di Inter e Milan che ha la concessione comunale su tutta l’area attorno al Meazza. Nel documento della concessione si legge che «è data facoltà» alla concessionaria «dell’affidamento a terzi (…) con gli obblighi previsti dalle leggi incluse quelle antimafia».

This post was last modified on 19 Marzo 2024 - 16:30

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Published by
Tatiana Digirolamo