Lautaro Martinez da Dottor Jekyll e Mr.Hyde. L’argentino è un altro giocatore confrontando campionato e Champions. I dati lo confermano.
Non sarà facile, ma la delusione cogente di Madrid va rimossa il prima possibile dalla mente. Il modo migliore per consolarsi è proseguire spediti verso la seconda stella. 14 punti separano l’Inter dal trionfo in campionato, che i nerazzurri sperano di archiviare il prima possibile.
Una bandiera nerazzurra potrebbe svettare anche sulla cima della classifica marcatori di Serie A. Ad issarla sarebbe Lautaro Martinez, capitano e trascinatore della capolista. Il Toro è a quota 23 reti, otto lunghezze sopra Dusan Vlahovic. Nelle ultime giornate l’ex Racing ha rallentato, ma in campionato non c’è storia. L’attaccante è una sentenza in campionato.
Tuttavia i grandi palcoscenici non esaltano del tutto il 10 nerazzurro. La Champions League rimane un ambiente con cui il centravanti deve familiarizzare. Dal 2018/2019 Lautaro ha gonfiato la rete solamente in dodici circostanze e servito cinque assist su 44 apparizioni totali
Inter, Lautaro stecca in Champions: i numeri del Toro
In Champions, quindi, la media gol è di uno ogni 258 minuti in 3101 minuti disputati. In territorio italiano, invece, il classe ’97 si esalta. Le statistiche hanno fatto un grande balzo negli ultimi anni, in cui il Toro ha trovato maggior continuità realizzativa.
L’attaccante ha timbrato il cartellino 102 volte su 199 presenze, cui vanno aggiunti 31 passaggi decisivi. Un bottino che, in media, recita un gol ogni 131 minuti per un totale di 13360 giri di lancette. Anche le statistiche affermano che Lautaro è cresciuto con l’Inter, ma anche l’Inter è cresciuta con Lautaro.
Dalla prossima stagione l’argentino, troppo opaco in una serata così decisiva come quella di Madrid – così come la squadra – dovrà rimettersi in gioco nella corrida continentale e compiere un passo avanti rispetto a quanto fatto quest’anno fuori dai confini nazionali.