Ad Open VAR Antonio Amato, ex arbitro, ha spiegato tutto quello che è successo sul gol di Dimarco con la posizione di Thuram.
L’Inter è uscita con i tre punti in tasca anche dalla sfida di San Siro contro l’Empoli. Così il Biscione ha fatto un passo in più verso lo Scudetto, riportandosi a +14 sul Milan. Tuttavia c’è stata un po’ di polemica sul primo del gol dell’Inter, scaturita dalla posizione di Thuram. Polemica che Antonio Damato, dirigente arbitrale ed ex arbitro, ha provato a spegnere nel post gara ad Open VAR.
La posizione di Thuram ha lasciato un punto di domanda sul primo gol dell’Inter, siglato da Dimarco dopo l’assist di Bastoni. Punto di domanda che Antonio Damato ha provato a togliere nel post gara ad Open VAR ai microfoni di DAZN. In particolare il dirigente arbitrale ed ex arbitro ha detto la sua sull’espisodio, spiegando perché il VAR non sia intervenuto.
Damato ha detto:
Mi trovo d’accordo con Marelli. Il gol segnato dall’Inter fa parte di una nuova azione, è un’altra APP. Il difensore dell’Empoli inizia una nuova azione con la propria giocata. Il pallone arriva da lontano, è lento ed il calciatore è in controllo del proprio corpo. Ciò crea una nuova APP, quindi riteniamo il gol regolare. Se pure Thuram fosse in fuorigioco, probabilmente millimetrico, non c’è possibilità che il VAR intervenga siccome è un’altra APP.
Quindi Damato ha spiegato anche il comportamento del guardalinee:
La direttiva è quella di aspettare, ma se non ha segnalato il fuorigioco è perché ha ritenuto la posizione regolare.
Posizione che sembrava essere di leggerissimo fuorigioco, poi vanificato dal tocco di Bereszinsky. Infatti la giocata del difensore dell’Empoli crea una nuova azione da gioco (APP), escludendo il VAR da un possibile intervento. Resta il fatto che la posizione dell’attaccante dell’Inter andava giudicata in presa diretta, senza aspettare la nascita di una nuova azione.