Davide Frattesi, l’uomo al posto giusto nel momento giusto. Il centrocampista, 12esimo uomo di questa Inter, sa sempre farsi trovare pronto.
Vi siete accorti anche voi che, in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Davide Frattesi? In questo mondo invaso da riserve (passateci il termine) che, spalleggiate da padri a volte troppo “interventisti” e agenti ingombranti, brontolano con i rispettivi allenatori, è difficile rintracciare un calciatore esemplare come il centrocampista nerazzurro. Frattesi è esattamente lo stereotipo del professionista.
È il giocatore che, all’interno di un organico, è probabilmente il più amato da ogni tecnico per dedizione, disponibilità e prontezza. E, soprattutto, mai una parola fuori posto. L’ex Sassuolo è l’incursore che sarebbe titolare inamovibile in ogni formazione di Serie A, ma non nell’Inter. Un paradosso che è motivato non da demeriti dell’ex Sassuolo, ma da un terzetto centrale che brilla di luce propria.
E se qualcuno prova a discutere questa scelta, riguardi l’intervento salvifico di Mkhitaryan di ieri, emblema di una stagione superlativa dell’armeno. L’ex Roma compone con il geometra Calhanoglu e il tuttofare Barella una linea mediana semplicemente completa.
E Frattesi? Vale la pena lasciar “essiccare” un calciatore nel pieno della carriera in panchina? La risposta potrebbe darvela il diretto interessato. Non solo con le parole, ma a suon di gol. Per la precisione sette in 1240 minuti, vale a dire uno ogni 103.
Il ragazzo di Fidene è il Ringo Starr della capolista, la scossa di adrenalina che si sa imporre anche in un centrocampo di stelle. Una centrale elettrica con una dote fondamentale: la pazienza. Non solo perché sa aspettare il suo momento e colpire quando necessario, ma perché in cuor suo è consapevole che il tempo è galantuomo. Verrà il suo momento, non c’è alcuna fretta.
È lui il presente e il futuro dell’Inter. I suoi gol allo scadere stanno diventando una tradizione e, allo stesso tempo, un’estasi per il popolo nerazzurro per il quale i il romano è già un idolo. E allora, per tutti coloro che non vogliono essere Robin, pardon, Davide, è sufficiente impiegare il tempo con qualità, anche se la quantità è residua. Le chiacchiere se le porta via il vento, i fatti rimangono. In fin dei conti, la concretezza di Frattesi sarà una delle impronte più visibili nel tricolore ormai cucito.
This post was last modified on 9 Aprile 2024 - 20:12