Il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A. Il dirigente nerazzurro ha toccato anche il tema Zirkzee.
Sono giorni di grande euforia e commozione in casa Inter dopo lo Scudetto vinto. Un titolo che la squadra nerazzurra di Simone Inzaghi ha ottenuto aritmeticamente nel derby di Milano, cucendosi la seconda stella sul petto in seguito al sesto derby conquistato consecutivamente contro i rivali di sempre. La festa è appena iniziata tra le file dell’Inter, negli ultimi giorni la tifoseria ha colorato di nerazzurra l’intera città di Milano.
Del grande trionfo nerazzurro, ha parlato il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti. La leggenda Argentina ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dell’emittente ufficiale del campionato di massima serie, Radio Serie A. I temi toccati dall’ex calciatore sono stati diversi, tra questi anche quello che sarebbe il prossimo obiettivo di mercato dell’Inter: Joshua Zirkzee.
Il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti ha ripercorso tutte le tappe della stagione nerazzurra che ha portato alla tanto agognata seconda stella. La leggenda argentina, bandiera indiscussa del club lombardo, lo ha fatto ai microfoni di Radio Serie A. Intervista nel corso della quale l’ex giocatore ha parlato anche di tanti altri temi.
Zanetti ha svelato le emozioni provate nella gesta Scudetto: “È stato un momento importante. Quando ho visto tutta quella gente aspettare i ragazzi campioni d’Italia, sentire il mio coro e l’entusiasmo del popolo nerazzurro è stato incredibile. Ho visto bambini e famiglie con tanta emozione, seconda stella vuol dire scrivere una delle pagine più importanti del nostro club: questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. In quel momento, quando mi sono affacciato, ho avuto i brividi: eravamo una cosa sola. Questo scudetto è stato voluto, dal primo giorno di allenamento tutti noi eravamo concentrati su questo obiettivo, consapevoli di avere una squadra forte. Poi lo devi dimostrare sul campo e così è stato: dall’inizio alla fine abbiamo dominato il campionato affrontando avversari difficili, mostrando sempre anche un grande gioco. L’Inter di quest’anno ha fatto delle partite incredibili e i nostri tifosi si sono divertiti”.
Zanetti sottolinea: “Questo è stato uno scudetto voluto dal mister, dai ragazzi e della società fin dal primo giorno di allenamento: eravamo tutti concentrati per questo obiettivo sapendo di avere una squadra forte ma che bisognava dimostrarlo sul campo e così è stato. Dall’inizio alla fine l’Inter ha dominato e ha dimostrato anche un grande gioco. L’Inter ha giocato delle gare in modo incredibile e i tifosi si sono divertiti. Questo è motivo di orgoglio”.
Sulla seconda stella: “Noi non ci siamo mai nascosti, all’interno e all’esterno. Fin dall’inizio abbiamo detto di voler essere competitivi. Poi si può vincere e si può perdere ma il nostro obiettivo era quello di essere competitivi. Se è stata un’ossessione? Non fa parte dei nostri valori. È stato un sogno che partita dopo partita diventava realtà anche per il gioco espresso dalla squadra, poche volte in difficoltà, e col lavoro duro nel corso della settimana si percepiva il fatto che questi ragazzi volessero scrivere una pagina importante dell’Inter. Il mese di gennaio è stato importante per le tante partite impegnative e ravvicinate e la squadra ha dimostrato di essere forte anche a livello mentale. Sapevamo che quel mese era determinante, l’abbiamo affrontato nel modo migliore e abbiamo vinto tutte quelle partite”.
Sulla vittoria dello Scudetto nel derby: “È una cosa unica e storica. Poche volte nel calcio capita una cosa del genere. A noi è successo e abbiamo colto questa opportunità portandola a termine. Sapevamo che sarebbe stata una gara molto complicata perché dall’altra parte volevano evitare che accadesse ma fa parte del calcio, i ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo sofferto gli ultimi minuti ma fa parte del nostro dna. Poi quando è arrivato il triplice fischio non abbiamo capito più niente”.
Su Inzaghi: “In cosa è stato speciale? Soprattutto nel rimanere calmo e sereno nei momenti di difficoltà. Quelli erano momenti difficili per via del risultato dove è stato criticato dall’esterno ma qui si vede anche la forza della società nel supportare l’allenatore soprattutto in questi momenti. Perché quando uno sceglie un allenatore, gli deve dare il tempo necessario per lavorare e capire che ci sono dei momenti in cui tutto va bene e altri in cui non gira. E non gli può voltare le spalle alla prima di difficoltà. E noi vedevamo che la squadra si esprimeva bene e molte partite non meritava di perderle. Era solo questione di tempo. Poi il fatto di arrivare in finale di Champions ha contribuito nel credere in Simone e il tempo ci ha dato ragione”.
Su Calhanoglu: “Grandissimo, ha personalità ed è un trascinatore vero. Hakan è uno di quelli che meritava più di tutti di vincere il campionato in questa maniera”.
Su Mkhitaryan: “Giocatore pensante, è il cervello della squadra. Non bisogna spiegargli niente, sa tutto”.
Su Barella: “Campionato straordinario, da vero leader e trascinatore, difensivamente e offensivamente. Sempre al servizio della squadra”.
Su Dimarco: “Il sogno di un bambino. È cresciuto con noi, è andato via e ora è tornato come uomo. Si è visto il suo interismo per tutta la stagione”.
Zanetti ha parlato anche di Lukaku: “Se lo abbiamo perdonato? Non so se la parola giusta sia perdonare. Ci siamo rimasti male soprattutto per le tempistiche e perché lui non è stato chiaro fin dall’inizio e se lo fosse stato avremmo fatto un mercato diverso. lo gli auguro comunque una grande carriera”.
Sulla mancata presenza di Zhang: “Ci è mancato fisicamente, ma solo fisicamente perché siamo sempre in contatto. Lui era felice, ci teneva tantissimo a essere qui”.
Su Zirkzee: “Se è un nostro obiettivo? È un grandissimo campione. Parliamo di un giocatore giovane, talentoso, intelligente, fisicamente molto forte. Uno così servirebbe a qualsiasi grande squadra che punta a traguardi importanti. Se si presenta un’opportunità importante, magari un pensierino ce lo possiamo fare. Che attacco sarebbe con Lautaro e Thuram? Sono tre attaccanti giovani, forti, che ti danno tranquillità”.
Sui rinnovi di Lautaro e Barella: “Rinnoveranno sicuramente. Sia da parte nostra sia da parte loro c’è massima predisposizione a continuare a lavorare insieme”.
Sull’eliminazione in Champions League: “La Champions è una competizione difficilissima, fatta di dettagli. Dobbiamo avere grande rispetto di ogni avversario. Con l’Atletico doveva andare diversamente, dispiace perché nelle due partite abbiamo avuto tante occasioni per segnare il gol che ci avrebbe fatto superare il turno”.
Tema Mondiale per Club: “Questa competizione è prestigiosa, con tante squadre. Il fatto di partecipare è già una cosa che ci rende orgogliosi. Vogliamo essere protagonisti anche al Mondiale per club”.
Il sogno di Zanetti: “Voglio continuare con vittorie importanti da parte dell’Inter e magari fare un pensiero alla Champions League, non sarebbe male alzarne un’altra da vicepresidente”.
This post was last modified on 3 Maggio 2024 - 12:32