Svolta decisiva in casa Inter. Sono ore frenetiche in viale della Liberazione, dove un’era sta per terminare lasciando spazio ad una nuova proprietà.
Cala il sipario sull’era Zhang. Alla fine non si è verificato nessun colpo di scena, come d’altronde ci si aspettava. Il triplice fischio sull’avventura di Suning è arrivato ieri alle 17, nel momento in cui le banche lussemburghesi hanno chiuso le porte. Dalla Cina nessuna novità sulla restituzione del debito di 275 milioni che sono lievitati fino a 380 con il 12% di interessi al fondo Oaktree.
Nelle ultime settimane il presidente Steven Zhang ha provato di tutto pur di tenersi l’Inter. Un nuovo prestito sembrava cosa fatta, ma l’allontanamento dal fondo Pimco ha aggravato la situazione del patron, che non è riuscito nell’impresa di saldare il debito intrapreso nel 2021. E allora, dalle cinque stelle della bandiera cinese si passerà alle 50 di quella statunitense.
In base a quanto affermato da “La Gazzetta dello Sport“, il fondo californiano escuterà formalmente il pegno nel corso della mattinata, per poi emanare un comunicato sul passaggio delle quote (precisamente il 99,6%) nel tardo pomeriggio. Poi sarà la volta delle dimissioni del Consiglio d’Amministrazione, di cui fanno parte due consiglieri in quota Oaktree, Carlo Marchetti ed Amedeo Carassai, oltre ai componenti Suning.
Inter, game over per Zhang: il club passa ad Oaktree
Per quanto riguarda la parte sportiva, non ci dovrebbero essere particolari scossoni. Rimarranno operativi l’amministratore delegato della parte corporale, Alessandro Antonello, e quello del lato sportivo, Beppe Marotta. L’ex Juventus avrà un ruolo ancor più centrale nel nuovo progetto, giocato assieme al d.s. Piero Ausilio.
Non cambierà la strategia di mercato rispetto all’era passata, senza iniezioni di denaro dall’alto e necessità di chiudere in positivo il saldo. Tuttavia in queste settimane ci si limiterà alla normale amministrazione. Si attenderà l’insediamento del nuovo C.d.A, cui rientreranno a far parte Carassai e Marchetti.
Come annunciato, difficilmente Oaktree proseguirà a lungo la gestione dell’Inter. In Lussemburgo un perito terzo dovrà stimare il valore del club, sulla base del quale verrà calcolata la somma che si aggiungerà ai 380 dovuti da Zhang al fondo americano, dalla quale si ricaverà l’intera quota (Fair Value).
Qui subentra il rischio di una battaglia legale impugnata da Suning, che potrebbe smorzarsi qualora Oaktree versasse una cifra consistente nella casse della società cinese. Così come l’aumentare della spesa del fondo per aggiudicarsi le quote del club sarà proporzionale al lasso di tempo di gestione da parte dei californiani.
Procedure assai delicate che richiedono tempo, ma il tramonto è ormai calato sugli otto anni di Zhang. In viale della Liberazione ci si prepara ad una nuova epoca.