Il noto giornalista ha espresso il suo pensiero riguardo il passaggio di proprietà del club nerazzurro: la stoccata a Zhang!
Dopo la conquista del 20° Scudetto, nonché della seconda stella, negli ultimi giorni l’Inter è stata al centro dell’attenzione a causa di un drastico cambiamento: dopo 8 anni sotto la guida di Steven Zhang, infatti, il club nerazzurro è passato al fondo americano Oaktree. Martedì è arrivata l’ufficialità: l’ormai ex giovane presidente cinese non è riuscito ad estinguere il prestito istituto tre anni fa e il fondo americano è diventato il nuovo proprietario del club nerazzurro. Zhang lascia così l’Inter dopo 2 Scudetti, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa italiane e una finale di Champions League raggiunta dopo 13 anni dall’ultima volta.
L‘Inter di Simone Inzaghi terminerà il cammino in Campionato questa sera, alle ore 20:45, contro l’Hellas Verona: la squadra nerazzurra sarà protagonista al Bentegodi per l’ultimo match stagionale. I nerazzurri hanno avuto la possibilità di salutare i propri tifosi la scorsa giornata, nell’ultima partita casalinga, alzando anche la Coppa. Di lì a poche ore, l’Inter ha cambiato società, passando sotto il fondo americano di Oaktree. In settimana, infatti, c’è stato l’annuncio ufficiale del fondo e c’è stato il messaggio di saluti dell’ex presidente nerazzurro, Steven Zhang.
Il passaggio di proprietà del club nerazzurro ha portato numerosi opinionisti, giornalisti e addetti ai lavori a commentare ed esprimere la propria opinione; tra questi, non è mancato il commento di Ivan Zazzaroni che, tramite un editoriale al Corriere dello Sport, ha identificato due cose buone dell’operato di Steven Zhang alla guida dell’Inter. Queste le sue parole:
Zhang, che stimo per essere stato catapultato a 24 anni dentro un business più grande di lui, ha combinato due cose buone: la difesa di Inzaghi un anno fa, quando Marotta l’avrebbe volentieri cambiato, e la conferma dello stesso Marotta e di Ausilio fino al 2027, autorizzata in un momento in cui l’incertezza assoluta prevaleva sulle bugie. Quei due, sì, i principali fautori della sopravvivenza e dei successi nerazzurri.
Marotta e Ausilio, soprattutto, sono state due pedine fondamentali nella crescita di questi ultimi anni dell’Inter: nonostante la poca disponibilità economica, sono riusciti a creare una squadra competitiva su tutti i fronti, dando fiducia anche a quei giocatori arrivati a parametro zero e che hanno dimostrato di valere tanto, vedi Marcus Thuram. L’obiettivo è proseguire su questa strada, cercando di instaurare fin da subito un buon rapporto con la nuova proprietà.
This post was last modified on 26 Maggio 2024 - 18:50