Con l’arrivo di Oaktree uno dei temi principali per il futuro dell’Inter tornerà ad essere il nuovo stadio: la mossa della nuova proprietà.
Uno dei temi fondamentali della gestione Oaktree sarà sicuramente quello relativo al nuovo stadio dell’Inter. I motivi per cui il fondo californiano spingerebbe per la creazione di uno stadio di proprietà sarebbero relativi all’aumento del valore del club (anche in ottica di una vendita futura) e al fatto fra i suoi rami d’attività ci sia anche quello immobiliare.
Al momento al vaglio restano due opzioni per quanto riguarda il nuovo impianto. La prima porta alla costruzione del nuovo stadio nell’area al confine fra Rozzano e Assago su terreni opzionati dal club nerazzurro in esclusiva fino al 31 gennaio. La seconda, invece, ha a che fare con l’eventuale ristrutturazione dell’attuale stadio di San Siro. Inter e Milan attendono lo studio di fattibilità realizzato da WeBuild entro il 30 giugno per poi muoversi di conseguenza.
Rispetto agli anni di Suning, con Oaktree la questione stadio è passata in primo piano. L’estensione dell’opzione di esclusività sui terreni di Rozzano permette di lavorare con maggiore calma, con la possibilità di approfondire, con Oaktree che “incontrerà presto le autorità coinvolte per sentire dalla loro voce le varie criticità e possibilità lì in zona sud-ovest”.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Alejandro Cano e Katherine Ralph, manager del fondo californiano che si stanno occupando del club nerazzurro l’argomento stadio diventerà presto un tema caldo. L’intenzione è di arrivare ad un’accelerazione importante prima dell’inizio della nuova stagione.