L’Inter deve fare i conti con i paletti imposti da Oaktree: la nuova proprietà sta bloccando due acquisti
L’Inter ha anticipato tutti sul mercato con gli acquisti a zero di Zielinski e Taremi, operazioni finalizzate a fine stagione e ancor prima dell’insediamento di Oaktree.
Il fondo americano ha preso il posto di Suning e di Steven Zhang e per i nerazzurri è stato un cambio netto.
Con la nuova proprietà infatti cambierà inevitabilmente anche la strategia sul mercato, un po’ come è accaduto con il Milan con il passaggio da Yonghong Lì a Elliott Management – e poi a RedBird.
L’obiettivo di questi fondi non è solo vincere ma anche creare valore, ed è per questo che sul mercato bisogna fare scelte diverse rispetto a quelle fatte negli ultimi anni.
L’effetto Oaktree lo stiamo vedendo già in questo periodo nel merito di due operazioni in entrata che Marotta e Ausilio avevano quasi chiuso. La proprietà però li ha bloccati entrambi e il problema non è solo una questione di età.
Trattative bloccate dalla proprietà, l’Inter non può chiudere
L’Inter, come è noto, sta cercando un nuovo difensore centrale. Nello specifico, un centrale di piede mancino che possa fare da riserva ad Alessandro Bastoni.
La società aveva individuato due profili all’altezza e, soprattutto, anche in questo caso, a costo zero.
Stiamo parlando di Mario Hermoso e di Ricardo Rodriguez, entrambi rimasti svincolati dopo la fine del contratto rispettivamente con Atletico Madrid e Torino.
29 anni lo spagnolo da poco compiuti, 32 lo svizzero da compiere.
Entrambi sono giocatori di esperienza, di qualità e pronti subito. Ma Oaktree, come scrive il Corriere dello Sport di oggi, avrebbe bloccato entrambe le trattative perché preferirebbe profili diversi.
Sicuramente più giovani ma anche con maggior potenziale di valore tecnico e quindi economico. Giocatori che, insomma, nel giro di poco tempo possano veder aumentare il prezzo del proprio cartellino.
Una possibilità che giocatori come Hermoso e Rodriguez difficilmente hanno.
Ecco perché si preferirebbe altri profili come ad esempio Leoni della Sampdoria, ragazzo del 2006 (che però è di piede destro). Elemento che piace molto anche alla dirigenza nerazzurra che però deve fronteggiare una forte concorrenza.
Difficile arrivare anche a Kim Min-jae del Bayern Monaco. Che non lo lascia partire in prestito. Almeno non adesso. Vedremo se più avanti nel mercato ci sarà un’apertura a questa possibilità – l’unica per l’Inter per riuscire a prenderlo.
Insomma, l’Inter deve fare i conti con i paletti imposti da Oaktree. Che sì, punterà come sempre a vincere, ma anche ad aumentare il valore del club e quindi, inevitabilmente, dei propri asset.