Marco Materazzi, ex difensore dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
Marco Materazzi, difensore parte integrante del gruppo del Triplete del 2010, è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport” sulla sua Inter. Il campione del mondo 2006 ha toccato diversi punti molto importanti ed attuali, sbilanciandosi anche sul mercato e puntando i fari su un giocatore in particolare, di Serie A, già transitato per Milano tempo fa.
Materazzi ha sottolineato l’unità di intenti per raggiungere obiettivi rilevanti come sta facendo l’Inter negli ultimi anni. I rinnovi di Simone Inzaghi e del capitano Lautaro Martìnez sono i punti da cui l’Inter dovrà ripartire per la prossima stagione. Sull’allenatore ha rilasciato parole al miele: “Ha un’incidenza massima, a mio avviso. Il lavoro dell’allenatore è sotto gli occhi, proseguirlo significa assecondare un percorso naturale. L’Inter può contare su un vantaggio strategico che ha guadagnato con i risultati sul campo. Il tecnico è uno dei motivi del successo e da interista posso soltanto essere felice della sua conferma a lungo termine“.
Oltre la tecnica indiscussa del numero 10 dell’Inter, Materazzi ha tenuto a sottolineare il suo attaccamento alla maglia a dispetto di alcuni giocatori che negli ultimi anni avrebbero giurato amore eterno per la maglia nerazzurra per poi andare via alla prima ricca offerta. Ecco uno scorcio di quanto dichiarato su Lautaro Martìnez: “Legarsi al club fino al 2029 è un chiaro segnale di attaccamento alla causa. Un interista vero, non come qualcun altro che si è riempito la bocca di queste parole e poi ha firmato per altre società. Negli ultimi 3-4 anni parecchi hanno voltato le spalle all’Inter. Ma se ne sono pentiti”.
Mercato Inter, il punto di vista di Materazzi e il possibile innesto in difesa
Il calciomercato dell’Inter, finora, è stato caratterizzato dalla capacità della società di trattenere i calciatori più importanti e dalla volontà di migliorare alcuni reparti dando, così, maggiori e valide alternative all’ex tecnico della Lazio. Secondo Materazzi gli arrivi di Zielinski, Martìnez e Taremi sono stati dei colpi di livello importante date anche le formule con cui si sono trasferiti nella compagine meneghina. L’ex attaccante del Porto, a parere dell’ex centrale della Nazionale, non insidierà Thuram nel ruolo di attaccante titolare.
L’obiettivo principale è lo scudetto mentre in Europa la situazione è diversa: “Il primato in Serie A deve essere inteso come obiettivo principale. L’organico mi sembra costruito alla perfezione ed è un’impressione che ci portiamo dietro da diverso tempo. In Europa il discorso è differente, ci sono più club di prima fascia che sono altrettanto attrezzate, se non di più“.
Intanto il calciomercato nerazzurro non si è ancora concluso e la dirigenza sta cercando un difensore che possa migliorare ancor di più la retroguardia difensiva all’insegna della qualità ed affidabilità. Ecco su chi punterebbe Materazzi: “Io voto Ricardo Rodriguez perché ha esperienza, è un giocatore solido ed è duttile, potendo essere impiegato nei tre dietro o da esterno a tutta fascia. A Inzaghi serve una figura adattabile. Lo svizzero non è apprezzato quanto dovrebbe“.
Sulla rivale per lo Scudetto: “Vedo molto bene il Napoli, Conte è un allenatore che sa preparare a dovere i calciatori con cui lavora. Inoltre, è una società capace di attraversare ogni tipo di cambiamento senza mai perdere l’entusiasmo. Basti pensare allo scudetto vinto dominando dopo la rivoluzione vissuta con gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz e Ospina”.
Su Leoni della Sampdoria: “L’età non deve ingannarci, ha già un anno di Serie B alle spalle. Ribadisco il concetto: se ha la stima della dirigenza, io mi fido ciecamente. Sono gli stessi che hanno puntato su Bastoni quando era un bambino, per cui non potrei mai mettere in dubbio le decisioni».