Sono passati circa 20 anni dalla spigolosa vicenda che aveva riguardato Moratti e Vieri. L’attaccante ha svelato l’aggiornamento sul rapporto con l’ex patron.
Tanti campioni compongono oggi la rosa dell’Inter, pronta ad affrontare una stagione che si prospetta fitta di impegni, ma con il tricolore e la seconda stella sul petto. Le colonne portanti nerazzurre puntano a rimanere nella storia, tentando di andare oltre le conquiste raggiunte negli ultimi anni. La banda di Inzaghi si affaccia alla nuova annata con l’obiettivo di andare il più vicino possibile al colpo grosso, sebbene rimanga un compito per nulla facile.
Basti pensare che, nel corso della sua storia, l’Inter ha schierato formazioni stellari ma alcune non sono riuscite nell’intento di portare a Milano trofei internazionali. Tra queste è impossibile dimenticare quella che annoverava fenomeni come Ronaldo, Vieri e Recoba, per citarne alcuni. Un’armata che non è riuscita nemmeno a raggiungere il tetto d’Italia.
A distanza di oltre 20 anni, Bobo Vieri ha ricordato quegli anni nel corso della sua intervista nel format “Fenomeni” di Prime Video. Dopo trascorsi complicati, l’attaccante ha svelato la pace fatta con Moratti:
“Una ventina di giorni fa sono andato in ufficio a trovare il Presidente Moratti. Abbiamo parlato una mezzoretta, ho fatto il primo passo. Tra me e lui c’è stato grande affetto, abbiamo fatto sei anni intensi, ci siamo abbracciati e abbiamo ricordato i vecchi momenti.”
A seguito dei rapporti burrascosi tra l’ex centravanti e patron, da cui erano scaturite anche vicende legali, Vieri ha annunciato la distensione come di seguito:
“Dopo tutti i casini legati ai pedinamenti e le vicende che ne sono conseguite, per dieci anni, non abbiamo quasi avuto un rapporto. Bastava che uno dei due chiamasse l’altro e tutto si sistemava. È stato carino e gentile come sempre, è una grande persona. Mi ha fatto piacere andare da lui e salutarlo, era giusto.”
Nel corso dell’intervista l’ex nerazzurro ha anche raccontato il suo legame con Ronaldo Nazario:
“Sono andato all’Inter per giocare con lui. Il primo giorno sono andato allo spogliatoio, eravamo noi due soli, e gli ho detto: “Ciao Ronnie, io sono qua per giocare con te”. Era un giocatore mai visto. Purtroppo, causa infortuni abbiamo giocato poco insieme, avremmo potuto diventare una delle coppie più forti al mondo.”
Un duo che, come sottolineato da Vieri, poteva rivelarsi esplosivo, spina nel fianco per ogni difesa. Il talento innato di Ronaldo e il “killer instict” dell’ex numero 32 potevano rivelarsi un cocktail letale. La malasorte, sfortunatamente, ha deciso diversamente.
This post was last modified on 25 Luglio 2024 - 17:52