Al termine della negativa uscita contro i sauditi dell’Al-Ittihad, un calciatore della squadra di Benzema è stato vittima di cori e insulti razzisti.
L’Inter di Simone Inzaghi continua a prepararsi per l’inizio della prossima stagione: dopo la conquista della seconda stella, i nerazzurri sono intenzionati a difendere il tricolore cucito in petto lo scorso maggio. A dare manforte ai Campioni d’Italia sono arrivati Piotr Zielinski, Taremi e Josep Martinez, mentre per la prima volta dopo diverse stagioni non sono stati immolati big all’altare delle plusvalenze.
Il mercato dei nerazzurri non sembra però essere chiuso qui: il brutto stop di Buchanan e l’anagrafica di Acerbi obbligano la dirigenza dell’Inter a cercare almeno un rinforzo nel pacchetto arretrato, mentre Inzaghi sembra chiedere a gran voce una nuova punta, in previsione dell’uscita di Correa e delle non affidabili condizioni fisiche di Arnautovic.
Il preferito dell’allenatore piacentino sembra essere Gudmundsson ma il prezzo elevato spaventa le casse nerazzurre, rimpolpate però dall’uscita di Carboni, direzione Marsiglia, e alleggerite dalla fine del contratto di Alexis Sanchez: per questo motivo, Ausilio starebbe vagliando altre opzioni low cost come Pinamonti.
Nel frattempo, i “vecchi” nerazzurri sono scesi in campo a Monza contro l’Al-Ittihad di Benzema e Diaby: proprio l’ex Bayer Leverkusen è stato protagonista sia in campo, con una doppietta, sia, suo malgrado, fuori dal campo.
Durante l’amichevole tra Inter e Al-Ittihad, il neo acquisto del club saudita, Moussa Diaby, è stato vittima di alcuni cori e insulti razzisti provenienti dagli spalti dell’U-Power Stadium di Monza.
Resosi conto di ciò che gli veniva destinato, il francese si è rivolto verso il pubblico brianzolo, irretandoli facendo segno del 2, a simboleggiare la doppietta appena siglata contro i nerazzurri. Il calciatore ex Bayer ha prontamente ricevuto la solidarietà di tutti i calciatori in campo, in particolare da Calhanoglu che l’ha raggiunto e abbracciato.
Diaby è sempre stato molto attivo nelle campagne di sensibilizzazione contro il razzismo nello sport: nel 2020 si era schierato apertamente al fianco di BlackLivesMatter, denunciando apertamente l’esistenza del razzismo nel calcio e durante la sua permanenza in Premier League con la maglia dell’Aston Villa ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione del massimo campionato inglese “No room for racism” insieme ad altre stelle d’oltremanica.
La speranza è ovviamente che si arrivi a pene severe per episodi di questo stampo, sia dal punto di vista sportivo sia dal punto di vista penale per gli autori di questi ingiuriosi cori.
This post was last modified on 9 Agosto 2024 - 10:19