L’ex allenatore di tante squadre italiane non ce l’ha fatta, la malattia ha avuto la meglio sulla sua straordinaria tenacia.
Il mondo del calcio ci regala tante emozioni forti e tra queste, purtroppo, anche tanta tristezza. Da tifosi si vince e si perde insieme alla propria squadra, ma ci affeziona anche ai protagonisti di questo sport, anche se rivali. Oggi è uno di quei giorni in cui si piange un grande uomo e allenatore, un personaggio importante per il calcio nostrano, si piange la scomparsa di Sven-Göran Eriksson.
L’ex allenatore svedese ci ha lasciati all’età di 76 anni a causa di una brutta malattia che aveva già annunciato in anticipo questo triste momento. Eriksson era malato da tempo, aveva un cancro al pancreas.
Serie A, un grande allenatore ci saluta a 76 anni
Svennis, soprannome conquistato in più di quarant’anni di carriera da allenatore, verrà ricordato per i suoi tanti successi e per il segno lasciato nel calcio italiano, e non solo. Parliamo dell’unico allenatore capace di vincere un double – campionato e coppa nazionale nello stesso anno – in tre paesi diversi: Italia, Svezia e Portogallo.
In Italia ha vinto uno scudetto sulla panchina della Lazio, il secondo della storia biancoceleste, ma anche due Superccoppa e quattro Coppa Italia. Solo Massimiliano Allegri ha vinto più Coppa Italia di lui (5).Nel nostro campionato, oltre alla Lazio, Eriksson ha allenato anche Roma, Fiorentina e Sampdoria.
Sul proprio profilo X, la società nerazzurra ha salutato l’allenatore con un un breve comunicato: “FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Sven-Göran Eriksson e si stringe attorno alla famiglia e a tutto il mondo del calcio in questo momento di lutto“.