Inter, Mourinho svela un curioso aneddoto: c’entra Maicon

Il tecnico nerazzurro fautore del Triplete ha raccontato un curioso aneddoto con il proprio giocatore, l’esterno brasiliano Maicon. 

L‘Inter di José Mourinho è stata l’unica squadra italiana a conquistare il Triplete, nel 2010: Campionato, Coppa Italia e Champions League in un’unica stagione, con l’aggiunta anche del Mondiale per Club. Il tecnico portoghese è destinato a rimanere nell’album dei migliori allenatori del club nerazzurro e il suo passato all’Inter lo ha spinto, fino ad ora, a rifiutare offerte di club avversari dei nerazzurri, ovvero Juventus e Milan. La sua avventura sulla panchina dell’Inter è iniziata nell’estate del 2008 ed è finita nel 2010, dopo aver vinto tutto il possibile.

Mourinho-Maicon, svelato un aneddoto dal tecnico portoghese

Nell’Inter del Triplete c’era in rosa anche Maicon, ex terzino brasiliano, che ha vestito i colori nerazzurri per ben 6 stagioni, dal 2006 al 2012. Con l’Inter, Maicon ha totalizzato anche 16 gol: i tifosi nerazzurri ricorderanno tutti quello contro il Milan, con un tiro al volo da fuori area.

Aneddoto Maicon-Mourinho
Maicon ANSA spaziointer.it

Nelle ultime ore, ai microfoni di DAZN, Mourinho ha svelato un aneddoto con protagonista proprio Maicon. Questo il suo racconto:

Appena arrivato all’Inter mi giunse voce che Maicon, nell’ultima partita prima di Natale, prendeva sempre il quinto giallo per andare in vacanza in Brasile.

Poco prima di affrontare il Siena, che era l’ultima prima della sosta, Maicon aveva 4 gialli, ed era a rischio squalifica, lo presi da parte e gli dissi: ‘Se prendi il quinto non vai in vacanza, io non sono pirla’. E lui mi rispose: ‘E se segno un gol?’. Riflettei, effettivamente Maicon avrebbe potuto segnare un gol, così rilanciai: ‘Se fai due gol vai’. Fece proprio due gol. Si tolse la maglia e si fece ammonire, andando in Brasile e guadagnandosi una settimana in più di vacanza.

Maicon 1, Mourinho 0: l’ex esterno nerazzurro si guadagnò una settimana in più di vacanza vincendo la scommessa sul proprio allenatore, che dovette rassegnarsi ai due gol messi a segno.

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