Si avvicina l’incontro tra Inter, Milan e comune di Milano per definire il futuro di San Siro. Intanto un’ipotesi a sorpresa prende piede.
Fino a pochissimi anni fa la storia del quasi centenario stadio di “San Siro” sembrava giunta al termine. L’intenzione di Inter e Milan era chiara: lasciare la “Scala del Calcio” per costruire, ciascuno per sé, lo stadio di proprietà, esigenza primaria per RedBird e la presidenza Zhang . Pareva non ci fosse futuro per il “Meazza” che, secondo voci insistenti, sarebbe stato demolito nel corso di qualche anno.
Addirittura si era pensato di costruire una nuova casa proprio affianco a “San Siro“. Negli ultimi mesi, però, il Comune di Milano ha messo i due club di fronte ad un piano strutturato da WeBuild per dare un nuovo volto allo storico impianto milanese e renderlo uno stadio proiettato al futuro. Entrambe le parti non hanno voltato le spalle alla proposta del sindaco Sala, ma i costi rimangono elevati.
Ergo, il “Meazza” può ancora avere un domani a lungo termine. In primis perchè la struttura non può essere demolita. Se, invece, Inter e Milan vi rimarranno, questo si inizierà a capire già da venerdì, giorno fissato per il colloquio tra le due società e il Comune.
San Siro può avere futuro: venerdì incontro con il Comune con un’ipotesi aperta
Sia Oaktree che RedBird starebbero però pensando di abbandonare il progetto di edificare due impianti, rispettivamente a Rozzano e San Donato. Come riportato dal “Corriere della Sera “, però, le due squadre potrebbero continuare a convivere sotto lo stesso “tetto”. Sta infatti prendendo piede l’idea di costruire insieme nei due territori citati o altrove.
Il Milan, per il momento, appare la società che ha fatto più passi avanti nella zona a sud est di Milano. Negli ultimi due mesi sono stati svolti lavori di pulizia e sgombero dell’area prevista. La procedura di messa in sicurezza delle opere civili dovrebbe terminare alla fine del 2025. T
Tuttavia il progetto di costruire un impianto ciascuno porterebbe con sé una spesa troppo elevata per i due club e gli eventuali ricavi sarebbero troppo bassi anche a causa dei prezzi dei biglietti che restano al di sotto di altri Paesi come l’Inghilterra. Il target rimane sempre uguale: 70 mila posti, di cui 40mila riservati agli abbonati.
Dal canto suo, Sala si augura che Inter e Milan rimangano “fedeli” alla loro casa. Il primo cittadino, pur di convincere le due parti, potrebbe concedere il diritto di superficie dell’impianto per quasi un secolo. Il destino di “San Siro” rimane appeso ad un filo. Appuntamento a venerdì per un verdetto decisivo.