Il tecnico Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Manchester City.
Dopo il pareggio in esterna ottenuto sul campo del Monza, per l’Inter di Simone Inzaghi inizia una settimana importante: prima il match di Champions League contro il Manchester City, poi il derby di Milano contro i cugini rossoneri. L’Inter ha bisogno di un “piccolo” riscatto, dopo che nell’ultima giornata di Serie A è riuscita ad agguantare il pareggio solamente nei minuti finali.
Inzaghi deve fare i conti con l’assenza di uno degli uomini migliori della rosa, nonché Federico Dimarco: l’esterno sinistro è fuori per un risentimento muscolare accusato nei minuti finali del match contro il Monza. Con la squadra nerazzurra non è partito nemmeno Marko Arnautovic, a causa di un attacco febbrile. Inzaghi, dunque, si ritrova così con soli tre attaccanti, considerato che Correa non è inserito nella lista UEFA.
City-Inter, la conferenza di Inzaghi e Sommer
Alla vigilia del match tra Manchester City e Inter, sono intervenuti in conferenza stampa Simone Inzaghi. Queste le parole del tecnico nerazzurro sull’avversario, il Manchester City:
Non c’è bisogno che presenti il Manchester City: non perdono in casa dal 2018. Sappiamo cosa dobbiamo fare, dobbiamo fare una partita gigantesca. Corsa, aggressività, determinazione, serviranno tante componenti per fare un’ottima gara.
Sulla gara contro il Monza, in cui l’Inter è uscita con solo un pareggio:
A Monza siamo stati sottoritmo. Con l’Atalanta invece è stata un’altra partita. Prima di Monza avevo tanti giocatori in giro per il mondo: sappiamo bene che domani dovremo avere un altro ritmo e un’altra intensità, perché in Europa il livello si alza ancora di più. In generale comunque sono molto soddisfatto dei ragazzi.
Sul sorteggio della Champions, che quest’anno ha acquisito un nuovo format:
Il calendario è questo: Manchester City, Liverpool, Real Madrid e Arsenal erano le più forti da prendere, abbiamo preso il City, ma siamo contenti perché cercheremo di fare una grande gara.
Sulla finale del 2023, in cui l’Inter ha perso proprio contro la squadra di Pep Guardiola
L’ho rivista una settimana dopo, non prima. Poi anche un mese fa, quando eravamo in ritiro e c’era la partita integrale in TV: penso che sia una rivincita, perché non è la finale, ma una partita di girone con un nuovo format della Champions. Nella finale credo siano fondamentali gli episodi e lo sa anche Pep, domani invece inizia una nuova Champions che sarà molto diversa: prima dovevi preparare tre partite andata e ritorno, ora otto squadre diverse. Cercheremo di preparare al meglio la partita.
Le parole su Lautaro Martinez, ultimamente sottotono:
Non è un caso, è il nostro capitano e ci farà tantissimi gol. Bisogna valutare e capire, è arrivato quasi un mese dopo i compagni, ha lavorato e ha avuto un problema. Si è fermato, poi è andato in nazionale e ha fatto due gare da titolare. Ha viaggiato tanto, con le partite e con gli allenamenti troverà la forma migliore, nonché i gol che ha sempre fatto. Lautaro sarà sempre una soluzione e mai un problema per me.
Sul possesso palla:
Lo sappiamo: tutte le squadre d’Europa col City il possesso lo devono lasciare a loro. Dovremo essere bravi in entrambe le fasi, sia quando la palla ce l’avrà il Manchester, sia quando avremo noi il possesso. Pep è bravissimo in questo, dovremo cercare di essere bravi quando avremo la palla noi nell’essere puliti e abili: lasciare il possesso al City non va bene e l’abbiamo visto in finale.
Sui troppi impegni, che infittiscono il calendario, e sulle assenze:
Lo sappiamo che si gioca tanto, noi allenatori ne siamo al corrente. Io posso dire che preparare queste partite per un allenatore è bellissimo ed emozionante, sappiamo che le televisioni sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene e stiamo bene, ci dobbiamo adeguare. Sappiamo di aver iniziato a luglio la preparazione e che finiremo la stagione a luglio inoltrato col Mondiale per Club. So che ci sono delle problematiche, però noi contiamo di andare fino in fondo. Dovrò alternare più giocatori possibili, oggi non ci sono Dimarco e Arnautovic, ma siamo abituati da due anni ad avere delle rotazioni talvolta limitate.
Sul target di punti:
Basta vedere una simulazione di otto partite nei maggiori campionati e capisci quanti potrebbero essere i punti necessari. È una novità per tutti, secondo me è un format che avrà successo: è più dispendioso in termini di partite, però secondo me sarà molto interessante.