Inter, “L’unica volta in cui ho avuto quei problemi”: la confessione di Simone Inzaghi stupisce tutti

La confessione di Simone Inzaghi stupisce i tifosi nerazzurri. L’allenatore ha ammesso l’unica volta in cui ha avuto determinati problemi.

Questa sera è previsto un incrocio tra campioni. Da una parte, i detentori della Premier League, le stelle del Manchester City, guidate da un maestro del calcio come Pep Guardiola. Dall’altra, i freschi campioni d’Italia dell’Inter, reduci da una stagione entusiasmante culminata con il raggiungimento della seconda stella.

I bookmakers danno i Citizens come favoriti, ma guai a sottovalutare l’Inter. Negli ultimi anni la squadra di Inzaghi  è divenuta sempre più consapevole dei propri mezzi. Dalle partite combattutissime contro Real MadridLiverpool, passando per i rimpianti della notte di Istanbul. Tutte gare in cui i nerazzurri, sfavoriti sulla carta, hanno approcciato nel migliore dei modi. E fa nulla se il tabellino, al triplice fischio, recitava una sconfitta.

È da quei k.o. che Simone Inzaghi ha costruito lo scudetto. Un trionfo che, da domani fino a mercoledì, sarà nelle sale dei cinema. Alla premiere del film, il tecnico, intervistato da “Cronache di Spogliatoio”, ha ricordato quanto segue della festa scudetto:

“Penso che al ritorno a casa dopo la sfilata col pullman sia stato il momento in cui ho perso di più la voce; cantare sul pullman, il discorso davanti alla gente in Piazza Duomo.”

Inter, Inzaghi ricorda la festa scudetto: “È stato il momento in cui ho perso più la voce”

L’artefice della seconda stella ha inoltre affermato:

“Il giorno successivo, penso sia stato il 28 aprile, è stata l’unica volta che ho avuto problemi con la voce.”

Inzaghi ricorda la festa scudetto
Inzaghi rievoca i ricordi del bus scoperto e dell’afonia successiva alla festa (LaPresse) – spaziointer.it

Malgrado l’afonia, scaturita da ore intense di festeggiamenti in giro per Milano sul bus scoperto, i ricordi di quel giorno rimarranno indelebili nella mente di Inzaghi, che ha proseguito come di seguito:

“Poi ho visto un bimbo con un padre che aveva il mio cartonato; avrei portato a casa tutta la gente che ha festeggiato in quel modo ma non potendo essere possibile mi sono preso quel cartonato e ancora oggi lo conservo a casa. È un bellissimo ricordo.”

Le celebrazioni erano già scattate la notte del 22 aprile, a seguito del derby vinto 2-1 ai danni del Milan. Tuttavia, per ogni calciatore e membro dello staff l’abbraccio del popolo nerazzurro sceso a fiumi per le vie di Milano rimane un evento straordinario. Una giornata per cui valeva la pena perdere la voce.

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