Il derby come bagno di umiltà, l’Inter torna con i piedi per terra: una lezione che può servire

L’Inter ha giocato un derby contro il Milan da squadra sicura di sé, forse troppo. Serve un bagno di umiltà per tornare con i piedi per terra il prima possibile. 

Dopo 6 derby vinti di seguito la sconfitta del derby può arrivare. Vuoi per la ruota che gira, vuoi per la legge dei grandi numeri, vuoi per 1000 motivi diversi. A preoccupare dopo la partita di ieri non è il risultato, che poteva essere addirittura più pesante se il Milan fosse stato più cinico. A preoccupare sono dei segnali allarmanti che arrivano da inizio stagione.  

L’Inter, specialmente contro Monza e Milan, è scesa in campo convinta di vincere. Una convinzione forse figlia dell’assoluto dominio della scorsa stagione, forse per un’assurda sottovalutazione degli avversari. L’Inter è forte, ma non è una squadra di fenomeni. 

Bagno di umiltà nel derby: che serva da lezione

Quando l’Inter inizia la partita in maniera supponente il finale è bello che inciso sulla pietra. Ne è prova il campionato 2022/23: senza convinzione e umiltà la rosa dell’Inter può collezionare 13 sconfitte in campionato, e al contempo sfiorare la vittoria della Champions League. La rosa dell’Inter non era fenomenale dopo la partita di Manchester mercoledì e non è pessima dopo il derby. Ed infatti non si tratta di un problema di uomini, ma di un problema di atteggiamento.

Nessuna preoccupazione per l'Inter
Bagno di umiltà per l’Inter nel derby  (LaPresse) Spaziointer.it

 

Si possono passare ore ad analizzare la formazione schierata dal 1’, i cambi che potevano essere diversi e anticipati, l’errore del singolo, la stanchezza dopo le energie perse in Champions. Il problema è che sia i titolari, salvo pochissime eccezioni, che i subentrati, hanno giocato con poca convinzione e con molto pressappochismo, regalando un derby ad un Milan che fino a poche ore prima sembrava sull’orlo del baratro.

Volendo vedere per forza il bicchiere mezzo pieno la sconfitta potrebbe rappresentare un gigantesco bagno di umiltà per tutti, che sembra indispensabile viste le ultime uscite. A nessuno verrà regalato niente, e in campionato non si trionfa di certo entrando in campo con sufficienza. Milan e Napoli insegnano, la stagione dopo la vittoria dello scudetto può rivelarsi disastrosa. Gli 8 punti in 5 partite non sono giustificabili, perché dipendono esclusivamente dall’atteggiamento mostrato.

Siamo solo alla quinta giornata, per fortuna c’è tempo per rimettersi in sella e sporcarsi di nuovo le mani per lottare. Nessuno, d’altronde, sta cannibalizzando il campionato. Le responsabilità sono di tutti, ed è di tutti è il compito di rialzare la testa e tornare con i piedi per terra quanto prima.

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