Javier Zanetti ha detto la sua sul derby tra l’Inter e il Milan. L’eterno capitano nerazzurro ha ricordato tutte le stracittadine giocate.
Il derby perso è stato senza dubbio un boccone molto amaro da mandar giù per l’Inter. I campioni d’Italia arrivavano da un prestigioso pareggio in casa del Manchester City in Champions League, ma è bastato pochissimo per tornare con i piedi per terra. La Beneamata ha approcciato alla sfida contro il Milan in maniera totalmente sbagliata, con un risultato che sta quasi stretto ai Rossoneri per quello che si è visto in campo.
I ragazzi di Simone Inzaghi, colpevoli di aver probabilmente peccato di presunzione, dovranno voltare pagina quanto prima per non rischiare di compromettere una stagione di certo non iniziata nel migliore dei modi. La delusione per la sconfitta nel derby è ancora molto alta e saranno necessarie diverse vittorie per smaltirla.
A saper bene quanto sia importante la stracittadina milanese è sicuramente Javier Zanetti. L’attuale vice-presidente nerazzurro ha vissuto sulla propria pelle innumerevoli sfide con i rivali di sempre, alternando sconfitte dolorosissime a vittorie dolcissime. Nelle scorse l’argentino è tornato a parlarne.
L’eterno capitano nerazzurro è salito sul palco del Teatro Parenti di Milano in occasione dei dieci anni della Rivista Undici, al fianco della leggende rossonera Franco Baresi. Non sono ovviamente mancati dei riferimenti a tutti i derby affrontati:
Il derby è sempre stata una partita molto sentita e speciale, sia da parte nostra che da parte dei tifosi. Però c’è sempre stato un grande rispetto. Mi ricordo il mio primo derby nel ’95, ero giovanissimo ed ero appena arrivato: mi ritrovai di fronte Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini. Per me era un grandissimo onore affrontare questi campioni che avevano fatto la storia del loro club.
Parole da gran signore, come sempre, quelle di Zanetti che non nasconde tutto il suo orgoglio nell’aver potuto giocare partite di questo calibro in un’atmosfera caldissima, dove però non è mai mancato il rispetto reciproco. L’argentino si è poi soffermato su cosa significhi indossare la fascia da capitano del club:
Essere capitano è una grande responsabilità, rappresenti una squadra importante. Sono diventato capitano molto giovane. Ho cercato di essere sempre un leader silenzioso dimostrando sempre con i fatti e i comportamenti, per me è molto importante. È stato emozionante, mi ricordo anche Facchetti e Bergomi.
Queste le dichiarazioni di Zanetti che dal primo giorno ha onorato la maglia nerazzurra ed è riuscito a fare anche meglio quando ne ha indossato la fascia da capitano. Non si diventa per caso leggende.