Un ex Juventus svela un clamoroso retroscena dietro il suo mancato approdo in nerazzurro di qualche anno fa.
Negli ultimi anni, il mercato dell’Inter si è chiuso quasi a costo 0 o con un saldo finale positivo. La situazione è degenerata quando il governo cinese decise di bloccare gli investimenti delle aziende locali nei mercati esteri, mettendo la famiglia Zhang con le spalle al muro, situazione che ha portato nel giro di qualche anno a dover chiedere prestiti fino a dover dare le loro quote al fondo americano Oaktree.
Con il fondo americano la situazione non è cambiata e anche in questa estate gli acquisti non sono stati altisonanti, così come gli esborsi sono stati molto contenuti, con l’inserimento a parametro 0 di Taremi e Zielinski e gli arrivi di Josep Martinez e Palacios. Fino ad ora solamente i primi due si sono visti, anche se solo in alcuni sprazzi. Ci sarà tempo per tutti per inserirsi, ma per ora Simone Inzaghi preferisce affidarsi ai giocatori che, per il momento, danno qualche sicurezza in più.
C’è stato un tempo però dove l’Inter investiva parecchio nelle sessioni di calciomercato, pescando spesso anche giovani talenti dal Sudamerica con fortune alterne, basti vedere gli esempi di Lautaro e Gabriel Barbosa.
Dal Sudamerica poteva arrivare anche un calciatore che poi in realtà fece le fortune della Juventus negli anni a venire.
Si tratta di Douglas Costa. L’esterno brasiliano, oggi al Sydney Football Club, ha disputato tre stagione alla Juventus, ma il retroscena di mercato rivelato in un’intervista al “La Gazzetta dello Sport” ha lasciato tutti spiazzati:
“Una volta, mentre eravamo in ritiro con il Brasile, confidai ad Alex che lo avrei raggiunto in Italia perché ero in contatto con l’Inter“.
Il brasiliano ha raccontato un retroscena di mercato legato al suo approdo alla Juventus, concentrandosi particolarmente sul ruolo giocato dal suo compagno di nazionale Alex Sandro, che lo convinse a trasferirsi. Di seguito le sue parole:
“Lui mi voleva alla Juve e nel giro di un minuto mi fece chiamare dall’allora direttore sportivo Paratici”
Nei successivi tre anni l’esterno fu tra le pedine più incisive nella squadra prima di Allegri e poi di Sarri. Di certo, all’allora tecnico nerazzurro Luciano Spalletti e il successore Antonio Conte avrebbe fatto comodo un’ala così esplosiva nella propria formazione