Arrivano novità importanti relative alla questione Curva Nord e Ultras: ecco cosa rischia il club nerazzurro dove i fatti delle scorse ore.
Continua ad essere un tema caldissimo la maxi operazione della polizia, che all’alba di lunedì ha portato all’arresto di 19 persone, ultras della curva Nord e della curva Sud del Meazza. Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della Sisco di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Nelle scorse ore la Procura di Milano avrebbe aperto un procedimento nei confronti delle società milanesi. Inter e Milan non risulterebbero indagate dalla magistratura ma dovranno fornire spiegazioni sui rapporti con i rispettivi ultras, dimostrando in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti. In caso contrario, c’è il rischio di finire in amministrazione giudiziaria.
Come spiegato ieri dai magistrati, non ci sarebbero indagati tra i tesserati di Inter e Milan nell’inchiesta che riguarda gli ultras, con i due club ritenuti parte lesa. Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, però, la procura di Milano ha comunque avviato quello che tecnicamente è un “procedimento di prevenzione” nei confronti delle due società, dopo il blitz che ha spazzato via i vertici delle due curve, per le attività illecite e le infiltrazioni della criminalità. Il rischio potrebbe essere quello di finire in amministrazione giudiziaria, nell’ottica di rafforzare la supervisione giudiziaria e di promuovere comportamenti conformi alla legge, qualora non venisse dimostrato di non avere alcun legame che configuri forme di intimidazione o di assoggettamento nei confronti delle frange estreme del tifo organizzato.
I due club si sarebbero subito resi disponibili ad aiutare le autorità, mettendosi immediatamente a disposizione degli inquirenti. Dal quadro dell’inchiesta sono emerse “carenze organizzative” per quanto riguarda i nerazzurri proprio nella gestione dei rapporti con la tifoseria, con i controlli per l’accesso allo stadio giudicati inefficaci: troppi ingressi senza il regolare biglietto e intimidazioni agli steward.
Sarebbero inoltre stati forniti tagliandi a soggetti legati alla criminalità, che sono poi andati a rivendere tali tagliandi a prezzi maggiorati per la finale di Champions League del 2023. Tutta da verificare, invece, la situazione a livello sportivo, con la Procura federale che dovrà prima analizzare le carte in arrivo da Milano.
This post was last modified on 2 Ottobre 2024 - 18:58