Il caso legato all’inchiesta sugli Ultras della Curva Nord e della Curva Sud tiene banco in casa Inter e Milan: presto potrebbero finire nel mirino alcuni big nerazzurri.
Questa settimana sono state prese decine di misure cautelari e perquisizioni avvenute nei confronti di persone indagate. Tutte sono riconducibili alle tifoserie delle due squadre milanesi, a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Sono state adottate 19 misure cautelari. Le due squadre non risulterebbero essere indagate. Dovranno, però, fornire alla magistratura spiegazioni sui rapporti con i rispettivi ultras dimostrando di non avere legami con il mondo ultras.
A finire nel mirino sono stati anche alcuni big dell’Inter, a partire da Simone Inzaghi, con conversazioni dei capi della Curva Nord che esprimevano la volontà di imporre al tecnico nerazzurro i propri credi tattici. Inzaghi però, secondo le ultime notizie, avrebbe sempre negato l’incontro.
Non solo il tecnico sarebbe finito nel caos: anche Marco Materazzi, Javier Zanetti e Milan Skriniar potrebbero aver avuto contatti con gli esponenti della Curva. Lato Milan Davide Calabria avrebbe avuto contatti con la Sud. Da chiarire le posizioni di Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu.
La sosta per le Nazionali sarà sfruttata dalla Procura di Milano per convocare i tanti protagonisti citati, incontrati o chiamati al telefono da Marco Ferdico e Luca Lucci, responsabili delle curva meneghine al centro dell’indagine.
Tutti, secondo quanto affermato dall’edizione odierna di Tuttosport, saranno ascoltati in qualità di “persone informate sui fatti”. Si tratta del capitano del Milan Davide Calabria, ma anche di Simone Inzaghi, Marco Materazzi e Javier Zanetti. Da capire se verranno ascoltati anche Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu.
La posizione che interessa di più i pm tra i tesserati è quella di Milan Skriniar, protagonista di un incontro con Ferdico e il suo braccio destro Mauro Nepi. “Risposte che possono essere particolarmente interessanti per il procuratore Chiné, considerato che potrebbe anche decidere di applicare nelle sue sanzioni l’articolo 4 – che riguarda la slealtà sportiva – qualora l’interpretazione data delle violazioni ravvisate non dovesse combaciare con l’articolo 25 che riguarda la prevenzione di fatti violenti. Articolo 4 che presenta un ventaglio di sanzioni alquanto più dilatato rispetto al 25”, si legge su TuttoSport.
This post was last modified on 7 Ottobre 2024 - 19:10