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Inter, Inzaghi in ansia: il top player nerazzurro adesso rischia

Simone Inzaghi è in apprensione per le vicende che stanno coinvolgendo il top player nerazzurro: il calciatore dell’Inter adesso rischia grosso. 

Continua a tenere banco e a procedere senza sosta l’inchiesta che ha smantellato una buona parte del tifo organizzato di Milan e Inter. Nella giornata di ieri, i pm incaricati per le indagini hanno avuto modo di ascoltare Hakan Calhanoglu. Il centrocampista, una volta rientrato dagli impegni con la Turchia, si è recato in Procura per un lungo confronto con gli inquirenti. Nel corso della chiacchierata, il top player dell’Inter ha ammesso ai pm di aver avuto dei contatti con il mondo ultras della Curva Nord. 

Hakan Calhanoglu ha svelato di essersi intrattenuto con vari leader della tifoseria nerazzurra, tra cui l’ex capo ultras Marco Ferdico. Il centrocampista turco, però, ha specificato che si è trattato di incontri “a titolo personale”, avvenuti malgrado la società gli avesse vivamente sconsigliato di intavolare rapporti con la parte calda del tifo nerazzurro. 

Calhanoglu rischia: Inter in apprensione

Adesso, Hakan Calhanoglu rischia di andare incontro a delle sanzioni dopo la sua ammissione, mettendo nei guai Simone Inzaghi e la squadra. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, il centrocampista turco non sarebbe indagato, ma a stretto giro potrebbe prendere piede un particolare scenario che riguarda l’ambito sportivo. 

Stando alla Rosea, la partita di Calhanoglu dovrebbe girare tutta intorno alla violazione dell’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva. Nello specifico potrebbe essere chiamato in causa il comma 10, secondo il quale “è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. 

Calhanoglu adesso rischia: Simone Inzaghi in apprensione – (LaPresse) SpazioInter.it

Hakan Calhanoglu, fulcro principale della mediana nerazzurra, rischia un’ammenda di 20 mila euro e anche una squalifica di una o più giornate. Tutto dipenderà da quando la Procura della FIGC riceverà la documentazione necessaria dalla Procura di Milano. Le ipotesi sul tavolo di Chiné sono due: deferire i tesserati implicati o archiviare la pratica. Nel caso in cui si arrivasse al deferimento, si aprirebbe di conseguenza l’iter sportivo.

Il primo grado vedrebbe protagonista il Tribunale Federale Nazionale. In caso di ricorso, la vicenda si sposterebbe nelle aule della Corte Federale d’Appello ed eventualmente in quelle del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Al momento, appare difficile che si possa arrivare ad una sentenza prima dell’inizio del 2025. Tuttavia, ci sarebbe un’altra possibilità prevista dal Codice di Giustizia Sportiva della Figc, riguarda il patteggiamento. Qualora si presentasse questa circostanza, la pena verrebbe resa meno amara.

A margine dell’interlocuzione con i pm,  l’ex Milan ha più volte specificato che sono stati soltanto degli incontri, negando categoricamente cene tra famiglie. Incontri che Calhanoglu ha svelato di aver concesso più che altro per riconoscenza al gesto di solidarietà ricevuto in occasione del terremoto avvenuto nel suo paese di origine (febbraio 2023).

All’epoca, i tifosi nerazzurri per far sentire la propria vicinanza al calciatore decisero di esporre uno striscione con scritto: “Vicini a Siria e Turchia. Calha uno di noi”. Un gesto che il centrocampista dell’Inter ha apprezzato molto, donando alla Curva Nord delle maglie per una raccolta benefica legata ai bambini di un ospedale di Milano.

This post was last modified on 18 Ottobre 2024 - 16:25

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Published by
Nunzio Marrazzo