Non solo il suo percorso e il rapporto con l’Inter. Nella lunga intervista concessa al BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli il terzino nerazzurro, Federico Dimarco, ha parlato anche dei suoi contatti ai tempi di Antonio Conte.
Federico Dimarco è ormai perno inamovibile dell’Inter di Simone Inzaghi. L’esterno nerazzurro, nella lunga intervista concessa al BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli, ha parlato anche della sua esperienza con Conte.
Il Nazionale italiano ha anche parlato degli avversari, in particolare di Theo Hernandez.
“Non credo che l’inversione c’era stata a Parma. Dopo un paio di allenamenti tornato all’Inter viene Conte e mi dice: “Fede, voglio che rimani”. Li ero felice perché quando arriva uno come lui e ti dice quelle cose rimani un po’ spiazzato. Alla fine ho fatto 6 mesi e a gennaio ho dovuto supplicarlo per andar via. Erano però arrivati altri giocatori come Ashley Young, Moses e da lì ho scelto di andare a giocare. Era bello stare all’Inter, ma non mi sentivo a mio agio, mi sentivo inadatto per il livello che mi sembrava troppo alto per me”.
Il nerazzurro si è poi espresso anche su Theo Hernandez, il grande avversario del Milan.
“Ci sono giocatori che giocano tutt’ora e che stimo. Adesso mi prendo gli insulti ma Theo Hernandez lo stimo tantissimo come giocatore. Quando ero piccolo il mio idolo era Roberto Carlos o Maxwell quando era all’Inter. Cerco di rubare dagli altri e farli miei, ma non mi piace paragonarmi a qualcuno”.
“Il primo anno dopo il mio ritorno abbiamo perso lo scudetto. Però abbiamo vinto la Supercoppa e la Coppa Italia. La Supercoppa in quella notte freddissima, vinta con Sanchez all’ultimo è stato bellissimo. Che emozioni al mio primo Trofeo? Tutte emozioni che vivi una volta sola ma che ti porti avanti per sempre. Poi va beh, lo Scudetto è stato la ciliegina sulla torta”.
This post was last modified on 21 Ottobre 2024 - 17:29