Nessun dubbio sul peggiore in campo di Inter-Juventus: il doppio errore è da matita rossa. Un problema da risolvere
Inter–Juventus è stata uno spot per il calcio italiano. Spettacolo e tanti gol sì, ma anche tantissimi errori (ed orrori), da entrambe le parti.
Simone Inzaghi sarà però più amareggiato di Thiago Motta: per aver sprecato il doppio vantaggio ma anche per non esser riuscito a capitalizzare le tante opportunità creare per fare anche il quinto gol ad inizio ripresa.
L’ingresso di Yildiz ha cambiato le cose, ma ha confermato anche un altro aspetto: i grossi problemi dell’Inter in fase difensiva. C’è un dato che riassume perfettamente la situazione: in nove partite di campionato, i nerazzurri hanno subito tredici reti.
L’anno scorso, la squadra di Inzaghi ne aveva subiti solo nove in tutto il girone d’andata. Insomma, c’è poco altro da aggiungere. Sicuramente siamo di fronte ad un problema di fase: se si subiscono così tanti gol, la colpa non è mai del singolo ma di tutto il collettivo.
E infatti, nel post partita, il mister ha sottolineato proprio questo aspetto. C’è però un giocatore nello specifico che ha fatto peggio degli altri: nelle scelte e nelle disattenzioni, in alcuni casi inammissibili per certi livelli.
Il riferimento è a Stefan de Vrij, decisamente il peggiore in campo fra i nerazzurri e protagonista in negativo. Lo specchio della sua prestazione è nei primi due gol della Juventus.
Il doppio errore di De Vrij
Nell’azione che porta al pareggio di Vlahovic, decide inspiegabilmente di uscire forte sulla sinistra prima verso Francisco Conceicao, dove c’era già Dimarco, e poi verso Cambiaso, che nel frattempo gira dall’altra parte per Cabal che sfrutta il buco lasciato dall’olandese in difesa per servire facile facile McKennie.
Inutile la corsa per rimediare: era già troppo tardi. Quello che, invece, succede nella rete di Weah è, per certi versi, ancora peggio.
Un difensore con le qualità e l’esperienza di De Vrij che si perde l’uomo alle spalle, lasciando Zielinski in mezzo a due uomini, per chiudere una linea di passaggio che non esiste verso Cambiaso. Due gravissimi errori, da matita rossa, notati ovviamente anche dai tifosi.
È chiaro che l’assenza di Francesco Acerbi si sta facendo sentire e non poco in casa nerazzurra, così come è altrettanto chiaro ragionare su un forte investimento per il prossimo mercato su un centrale più giovane e sul quale costruire il progetto futuro.
De Vrij è arrivato alla fine di un percorso: è in fase calante ormai da tempo: a quasi 33 anni e con un contratto in scadenza a giugno 2025, non è da escludere l’idea di una separazione di comune accordo a fine stagione.
Al momento non sembra esserci una trattativa avanzata per il rinnovo e la sensazione è che si possa andare verso quella direzione.