Vittoria in affanno dell’Inter e squadra che continua a non convincere a pieno. Dure critiche in particolare per un attaccante.
È un risveglio dolceamaro quello di oggi per la squadra di Inzaghi e per tutto l’ambiente. La vittoria di ieri sera, contro il Venezia, è stata sicuramente un bel passo avanti per la classifica, considerando anche la sconfitta del Napoli capolista e dunque la vetta che si avvicina di tre punti.
Allo stesso tempo però, i nerazzurri hanno sofferto più del previsto contro la squadra di Eusebio Di Francesco, creando tanto in avanti ma anche sprecando e concedendo dietro. Insomma la classica Inter che siamo ormai abituati a vedere in questo inizio di stagione.
Continuano dunque ad accendersi critiche e dibattitti tra gli addetti ai lavori che non risparmiano in alcun modo né giocatori né allenatore. Troppo il divario tra questa squadra e quella della scorsa stagione. Negli occhi abbiamo tutti ancora il fantastico gruppo campione d’Italia lo scorso maggio, con un calcio quasi telecomandato e un numero irrisorio di occasioni concesse all’avversario.
Se poi consideriamo che gli undici titolari, così come ovviamente l’allenatore, sono ancora gli stessi, diventa difficile giustificare questo rendimento se non tramite un grave calo mentale.
Intervenuto nel post-partita a Sky Calcio Club, Marco Bucciantini si è espresso così sulla questione: “L’avversario dell’Inter in questo momento è proprio se stessa dello scorso anno. Ma contro quella squadra non solo perde, bensì ne esce frustrata – ha commentato il giornalista livornese – È una partita persa e non deve giocarla”.
Inoltre, la società ha comunque acquistato dei giocatori importanti durante la sessione di mercato estivo che avrebbero dovuto e potuto portare nuova verve in campo e nello spogliatoio. Calciatori di esperienza e di spessore che di tanto in tanto dovrebbero far rifiatare capitan Lautaro Martinez, o qualche altro pezzo da novanta, senza che si senta troppo la differenza. O almeno in teoria.
E proprio commentando i nuovi innesti Bucciantini ha aggiunto: “Zielinski sta piano piano entrando nello spartito, Taremi ancora no. L’Inter l’ha preso perché era già “pronto” ma fa un po’ fatica. Non lega molto con chi gioca, manca di personalità… Lui è il cambio da cui ci si aspettava di più. Forse proprio la mancanza di protagonismo fa sì che gli manchi qualcosa”.
Effettivamente il minutaggio dell’ex Porto in questo inizio di stagione lascia un po’ a desiderare. L’iraniano è sempre stato centrale negli ultimi anni in Portogallo e proprio questa mancanza di continuità nel giocare potrebbe in qualche modo penalizzarlo.
This post was last modified on 4 Novembre 2024 - 18:45