“Prenderei lui per il dopo Inzaghi”, l’ex nerazzurro consiglia Marotta

L’ex calciatore dell’Inter vorrebbe Pep Guardiola sulla panchina nerazzurro per il post Simone Inzaghi: Marotta avvisato.

Nonostante un rinnovo di contratto firmato recentemente (fino al 2026), continuano a farsi insistenti e costanti le voci sul futuro di Simone Inzaghi. Nell’ultimo periodo, prima dell’arrivo di Amorim, il nome del tecnico piacentino orbitava intorno alla panchina del Manchester United. Club che comunque non avrebbe ancora smesso di togliere gli occhi sull’allenatore nerazzurro.

I tifosi dell’Inter, però, sperano che Simone Inzaghi resti ancora a lungo alla guida tecnica del club, così come Marco Materazzi. L’ex calciatore dei nerazzurri ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di LuckyBlock.com, in cui è stato toccato anche l’argomento Simone Inzaghi.

Inzaghi alla Ferguson o Pep Guardiola in nerazzurro: Materazzi consiglia Marotta 

Marco Materazzi si auspica che Simone Inzaghi decida di trattenersi ancora per molto tempo al timone della sua tanto amata Inter, così da diventare quello che il leggendario Sir Alex Ferguson è stato per il Manchester United.

Materazzi ancora una volta ha sottolineato la sua immensa stima per Simone Inzaghi: “Vorrei vedere Simone Inzaghi in panchina all’Inter per molti anni a venire, potrebbe essere la versione interista di Sir Alex Ferguson. E all’Inter da quasi quattro anni, dopo aver trascorso cinque anni alla Lazio, ed è molto rispettato. Ha un grande gruppo di giocatori con cui lavorare”.

Materazzi sogna Guardiola per il dopo Inzaghi
Materazzi consiglia Guardiola per il dopo Inzaghi – (LaPresse) SpazioInter.it

Nel caso in cui le strade tra l’Inter e il piacentino si dovessero separare, l’ex nerazzurro spera nell’arrivo di Pep Guardiola: “Se dovesse andarsene, l’Inter dovrebbe prendere in considerazione Pep Guardiola, magari potrebbero scambiarsi i lavori, nel calcio non si sa mai. Pep Guardiola ha vinto in Spagna, Germania e Inghilterra, quindi forse i prossimi approdi per lui saranno la Francia o l’Italia; se sarà in Italia potrebbe essere con l’Inter”.

In seguito l’attenzione di Materazzi si è rivolta sulla Champions League, massima competizione europea che secondo lui l’Inter può vincere: “L’Inter può vincere la Champions League questa stagione perché ha dimostrato di avere una mentalità che funziona in Europa. Hanno perso la finale due anni fa, ma adesso l’atmosfera nello stadio è davvero buona e il nuovo formato potrebbe essere la loro occasione per cambiare tutto. Il più grande concorrente dell’Inter nel torneo è il Manchester City, hanno degli infortuni ma anche quei giocatori stanno riposando, quando torneranno potrebbe aiutarli”.

Alla domanda su quali sono più grandi della Serie A, ovviamente, Marco Materazzi non ha esitato, dando una risposta scontatissima considerata la sua fede calcistica: “Ho rispetto per il Milan e la Juventus, ma il club più grande d’Italia è l’Inter. Con l’Inter è diverso, è una famiglia. Non è facile da spiegare, ma una volta che sei stato nel club lo senti. Sono stato li per 10 anni e non credo ci sia niente di simile”.

L’ex nerazzurro ha parlato anche del progetto stadio: “Spero che non lasceranno mai San Siro. Per me San Siro è la casa del calcio. Ha così tanta storia e andarsene non sarà un bene per il club, vogliono fare più soldi ma penso che possano restare e usarlo per altri eventi. Sarebbe triste andarsene a causa di tutti i ricordi, penso che dovrebbero seguire ciò che il Real Madrid ha fatto con il Bernabeu. Forse possiamo farlo anche noi? Perché no?”.

Sull’ipotesi di vedere Lautaro Martinez in Premier: “Se è all’altezza? Ha vinto la Coppa del Mondo, la Coppa America, la Serie A e non si è fermato negli ultimi tre anni. Forse non ha segnato tanti gol come al solito al momento, ma aiuta sempre la squadra. Lautaro può giocare in ogni campionato, Premier League, Bundesliga. E un giocatore di livello mondiale. È il capitano dell’Inter e tornerà a essere forte e in forma e a segnare gol. Se dovessi dare un messaggio ai club della Premier League, sarebbe di non avvicinarsi al nostro capitano”.

Gestione cookie