Piotr Zielinski e Davide Frattesi, per ora, possono accomodarsi comodamente in panchina. Da lì, apprendono dal vero pilastro del centrocampo dell’Inter: Henrikh Mkhitaryan.
L’armeno, è un elemento imprescindibile per l’equilibrio tattico e tecnico della squadra di Simone Inzaghi. In Serie A non c’è spazio per dubbi: Mkhitaryan è sempre titolare. Su 15 partite disputate finora, l’ex Roma è partito dal primo minuto in tutte le occasioni.
Mkhitaryan non ha mai nascosto le difficoltà di inizio stagione, definendo la sua partenza “malissima” in un’intervista al Corriere della Sera. Tuttavia, ha lavorato duramente, prestando attenzione alla cura del corpo attraverso una dieta rigorosa (senza glutine, lattosio o zuccheri), allenamenti intensi e un uso limitato della tecnologia. Tutte abitudini che, a quanto pare, decidono molto.
Contro il Parma l’armeno si è reso protagonista di una prestazione magistrale. E Inzaghi lo ha capito benissimo. Con 1137 minuti giocati in campionato, Mkhitaryan è il secondo giocatore più utilizzato della rosa dell’Inter e il primo tra i calciatori di movimento, superando “intoccabili” come Thuram (1108 minuti), Dimarco (1033 minuti) e Lautaro Martinez (992 minuti).
L’unico che lo batte è Yann Sommer, il portiere sempre presente e mai sostituito. Ciò che rende ancora più straordinaria questa statistica è l’età di Mkhitaryan: tra poco più di un mese compirà 36 anni.
Dato da sogno per Mkhitaryan: Inzaghi si sfrega le mani
Ma il dato che più stupisce tutti è un altro: tra i giocatori “Over 35” attualmente attivi in Europa, l’armeno è uno dei più presenti e incisivi. L’armeno è il centrocampista più utilizzato in assoluto tra i suoi coetanei e i giocatori più esperti, lasciandosi alle spalle nomi di grande rilievo come Dani Parejo del Villarreal, Milan Badelj del Genoa, Idrissa Gueye del Everton, Nemanja Matic e Luka Modric.
Mkhitaryan è tra l’altro il secondo centrocampista over 35 più prolifico in termini di passaggi decisivi, superato solo dal vincitore del Pallone d’Oro, Luka Modric, che ne conta tre.
Mkhitaryan rimane una costante nell’Inter di Inzaghi, una garanzia per il tecnico nerazzurro. In Italia è un titolare inamovibile, mentre in Europa il tecnico cerca di gestirlo con attenzione per preservarne la brillantezza. In Champions League, Mkhitaryan ha partecipato a tutte e cinque le partite dell’Inter: è subentrato contro Manchester City, Arsenal e Lipsia, mentre è stato schierato dal primo minuto nelle sfide contro Stella Rossa e Young Boys.
Per l’Inter, avere un giocatore così affidabile e costante è un lusso. Un giocatore che, nonostante l’età, è ormai imprescindibile. Una pedina inamovibile dello scacchiere ormai perfetto di Simone Inzaghi.